Dal 6 luglio al 30 ottobre il Museo Nicolis di Villafranca di Verona, ospita un vero mito italiano, che ha cambiato profondamente la nostra società e il nostro Paese: la Vespa.
Con l’evento #exhibitionVespa vengono esposti 70 modelli per celebrare i 70 anni del mito Piaggio. Dalla prima all’ultima Vespa mai prodotta in una percorso che include modelli unici in Europa, le tre serie Sport – visibili assieme solo in questa occasione – le Gran Turismo e le Scocca piccole.
Simbolo universale del Made in Italy, la Vespa è partita da Pontedera ha resistito al passare del tempo e si è saputa innovare per essere sempre moderna nell’arco di sette decenni: dalla rinascita economica dell’Italia alla motorizzazione di massa per arrivare al cambiamento dei costumi e alla modernizzazione del Paese.
Per questo è diventata un simbolo di cambiamento e libertà, e oggi è un veicolo d’epoca apprezzato da molti, si potrebbe anche dire un oggetto di culto.
Nell’esposizione veronese viene rappresentato al meglio il cambiamento dei modelli e della società italiana, che corrisponde a nuovi linguaggi pubblicitari, un nuovo immaginario della donna e della vita di coppia. La Vespa, con i suoi 70 anni è uno scooter d’epoca che ha tante di storie da raccontare. Per portare nel presente le narrazioni della Vespa, le foto postate su Twitter ed Instagram con #ExhibitionVespa verranno trasmesse in streaming su uno schermo all’interno del percorso espositivo.
Oltre alle Vespe, ci sarà in mostra un altro mito italiano: il primo Ciao del ’67 – ultima creazione di Corradino D’Ascanio. Anche questo motorino ha tracciato la storia del nostro Paese, sfrecciando tra le strade delle città e portando migliaia di ragazze e ragazzi a scuola.
Il Ciao è stato prodotto per quasi 40 anni e in giro ne possiamo vedere ancora diversi. Siamo quasi certi che se tornasse in produzione non avrebbe problemi a piazzarsi bene sul mercato. E anche i collezionisti si stanno affacciando sempre di più verso questo cinquantino.