C’è una mini Mercedes Classe G, elettrica
Chi ha detto che i cinesi copiano le cose? Tutti. E hanno ragione!
Nelle pieghe più nascoste del web, abbiamo trovato l’ultimo colpo di genio dell’industria automotive asiatica.
Si tratta di una versione rimpicciolita della Mercedes Classe G, prodotta dalla Qifeng Auto. Il nome di questa specie di fuoristrada è K7, e come tipo di mezzo è un LSEV. Ma cosa vuol dire questo acronimo? Molto semplice: significa low speed electric vehicle, che in italiano si traduce veicolo elettrico a bassa velocità.
Un tipo di mezzi che si stanno diffondendo a macchia d’olio nelle città cinesi.
Come si può notare dalle immagini diffuse dalla casa automobilistica, se guardiamo il frontale, la maschera del radiatore, i fanali e le frecce sono davvero identici alla Classe G. Cambia il logo, che comunque è rotondo con un logo al centro.
La vista laterale comunque ricorda il fuoristrada tedesco, con le linee squadrate, e anche il retro, in particolare per il porta ruotadiscorta, oggetto decisamente inutile su un veicolo elettrico che nasce solo per affrontare le strade urbane.
Adesso arriviamo al motore che monta questo surrogato della Classe G. Si tratta di un propulsore elettrico che può avere una batteria da 60 o 72 Volt, e di conseguenza una potenza rispettivamente di 5.3 o 6.7 cavalli. La velocità massima è di 50 km/h (quanto basta per muoversi in mezzo al traffico) e l’autonomia di circa 170 chilometri (sufficiente per gestire gli spostamenti quotidiani senza avere l’ansia di rimanere a piedi). Poco a che vedere con il mezzo originale, come questo esemplare che ha fatto il giro del mondo.
Ovviamente, anche le misure sono diverse e adatte al suo uso. La lungezza è di 3,3 metri, mentre la larghezza è di 1,5. La cosa interessante è il costo, perché il listino è di 24.988 Yuan, pari a circa 3.250 euro.
All’interno, questo veicolo ha anche alcune tecnologie, con un sistema di infotainment che prevede la possibilità di vedere video e ascoltare musica, GPS, slot SD, entrata Usb e Aux.
I mezzi LSEV non sono autorizzati a correre sulle autostrade e comunque non devono superare i 50 km all’ora. Nelle megalopoli cinesi, soffocate dal traffico e dall’inquinamento possono essere una buona soluzione.
Chissà se ci arriveremo anche in Italia, magari con prezzi accessibili.