Sabato 27 ottobre 2018, presso il comune di Eupilio, si è tenuto un grande raduno per l’inaugurazione della piazza intitolata a Carlo Felice Bianchi Anderloni, ultimo titolare della mitica carrozzeria Touring Superleggera, che ebbe la sua residenza appunto in questo piccolo angolo della Brianza.
La giornata rientrava nel programma di un lungo fine settimana iniziato venerdì 26 e terminato domenica 28 che ha compreso la visita presso la collezione Lopresto e un tour in alcune tra le più belle località del Lario.
Il tutto è iniziato alla mattina presso il municipio di Eupilio dove, fin da subito, si sono radunate una gran quantità di auto provenienti da tutta Europa, non solo degli iscritti al registro storico Touring, ma anche di tanti collezionisti e di altri club, possessori di auto storiche non appartenenti all’atelier milanese. Ad attirare l’attenzione un numero spropositato di Flaminia Gt Coupè e Convertibile, mai viste così tante insieme neanche alle fiere, ma anche Alfa 2000 e 2600 Spider, Alfa 6c 2500, Alfa 1900 Sprint, un’Alfa 1900 Ss, Maserati 3500 Gt, una Lancia Aprilia con carrozzeria speciale, un’Aston Martin Db4, un’Alfa Giulia Gtc e anche due rarissime Sumbeam Venezia. Tra le vetture figlie di altre matite vanno citate una Lancia Stratos, un’Alfa Romeo Sz, una Lancia Flavia Sport Zagato, una Lancia Aurelia B24, una Porsche 930 Turbo, due Porsche 356 e una curiosa Renault 4 Frog.
Alle 9:30 è iniziata la conferenza da parte dell’Ingegner Giovanni Bianchi Anderloni, nipote del fondatore e figlio di Carlo Felice, in presenza del sindaco, degli assessori, delle massime autorità locali, della stessa famiglia Bianchi Anderloni e anche e soprattutto di una sala gremita. Nel corso della seduta il Signor Anderloni ha raccontato la storia della carrozzeria snocciolando numerosi aneddoti. La famiglia Bianchi Anderloni venne a risiedere tra queste colline proprio per permettere a Giovanni di respirare aria buona per via della sua asma. Felice Bianchi Anderloni iniziò come pilota per la Isotta Fraschini i cui titolari avevano sposato le sue sorelle.
Nel 1926, insieme al socio Gaetano Ponzoni, fondò l’atelier che si cimentò subito su telai Isotta Fraschini e Alfa Romeo per poi allargarsi anche ad altre grandi case automobilistiche dell’epoca. Le loro creazioni si distinsero non solo su strada e nei concorsi d’eleganza, ma anche su pista, grazie ad una innovativa tecnica costruttiva basata sull’applicazione di pannelli di piccolo spessore su un telaio tubolare in alluminio al fine di ridurre al massimo possibile il peso.
Giovanni ha poi raccontato di come l’azienda affrontò il periodo bellico producendo parti per aerei, nella stessa tecnica impiegata per le automobili, e anche un’ingegnosa bicicletta pieghevole per paracadutisti.
Alla fine degli anni quaranta l’azienda passò nelle mani del figlio, Carlo Felice Bianchi Anderloni. Sotto la sua gestione la Touring definì l’aspetto della 166, la prima Ferrari prodotta in serie.
Giovanni ha anche raccontato delle prime difficoltà che l’azienda ha cominciato ad incontrare, a metà degli anni sessanta, e che poi l’hanno portata a chiudere i battenti.
Più tardi, a conferenza terminata, tutte le auto si sono spostate presso la piazza da inaugurare dove, in presenza delle massime autorità e di una numerosa folla di gente del posto, sono state scoperte la targhetta e il cartello recanti il nome dell’ingegnere, raccogliendo grande approvazione dalla cittadinanza presente.
Nel pomeriggio visita alla tenuta Sordi, per ammirare il panorama che sovrasta sui due laghi di Pusiano e Alserio, in uno scenario dove le meraviglie di Touring, e non solo, trovano uno sfondo perfetto per scattare una lunga serie di foto. Dopo una visita guidata all’interno di una delle ville è giunto il tempo per gli equipaggi di rientrare in albergo e prepararsi all’itinerario della domenica successiva.
Si conclude quindi una intensa giornata di celebrazioni, un avvenimento che è stato possibile solo grazie all’impegno e alla dedizione da parte sia del Registro Internazionale Touring Superleggera sia all’amministrazione comunale di Eupilio, uniti dal desiderio e dal dovere di rendere un meritato riconoscimento ad un cittadino illustre che ha saputo lasciare il segno nella storia dell’automobile.