Negli Stati Uniti, è cosa abbastanza frequente che le università ricevano donazioni da ex studenti o da semplici benefattori. Solitamente, arriva un bel bonifico nel conto corrente, ma in questo caso, la California State University Fulletron ha ricevuto un regalo piuttosto strano.
Si tratta di una collezione di auto d’epoca, del valore di circa 10 milioni di dollari.
Complessivamente 15 macchine, di proprietà di Nicholas Begovich. Quest’ultimo, anziano ingegnere in pensione, ha iniziato a collezionare auto negli anni, e la collezione per l’università comprende alcuni pezzi di assoluto pregio.
Parliamo, ad esempio, di una Pegaso Z-102. Si tratta di una rarissima auto prodotta dal produttore spagnolo in soli 84 esemplari. Oltre a questa, ci sono una Talbot Lago Grand Sport del 1952, una Jaguar XK120 dello stesso anno, una Porsche Speedster 1600 Super del 1956. Poi abbiamo una Mercedes 300 SL Gullwing del 1956, una Alfa Romeo Giulietta Sprint del 1964, una Porche 904 GTS del 1964.
Una rata ATS GT, prodotta dall’italiana Automobili Turismo e Sport in soli 12 esemplari. Disegnata da Franco Scaglione e progettata da Carlo Chiti e Giotto Bizzarrini. E tra le italiane non mancano anche delle icone: una Lamborghini Miura del 1969, una De Tomaso Pantera del 1973, una Maserati Bora del 1974 e una Ferrari Dino 208 GT4 del 1975.
Anche se la collezione è prevalentemente europea, uno spazio è stato dedicato anche agli Stati Uniti con una Chevrolet Corvair Monza Spyder del 1962 e una Camaro SS del 1970.
Begovich e sua moglie Lee hanno deciso che quando non ci saranno più, tutte le auto d’epoca saranno date all’università e poi vendute attraverso una fondazione locale. Per la vendita ci sarà l’assistenza di un esperto, e Nicholas spera che venga trovato almeno un acquirente che possa tenere insieme la gran parte delle macchine.
Dopo la vendita è già stato deciso che 7 milioni di dollari vengano utilizzati per finanziare la ricerca degli studenti sulle onde gravitazionali, oltre alla costruzione di un laboratorio all’avanguardia. Per questo, il centro di ricerca sarà rinominato “Nicholas and Lee Begovich Center for Gravitational-Wave Physics and Astronomy”.
I tre milioni di dollari rimanenti, invece, saranno utilizzati per supportare la ricerca interdisciplinare dell’università, i progetti degli studenti, borse di studio per i migliori, e progetti di ricerca sull’energia sostenibile.
Vedo una rarissima ATS !