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Il sorpasso, ritratto dell’Italia di ieri

Il sorpasso.

Il simbolo di un’Italia che cambia, raccontato attraverso due personaggi così diversi e così rappresentativi del nostro Paese. La Lancia Aurelia B24 è una delle auto d’epoca più desiderate in assoluto, ed è diventato un mito dopo aver “recitato” nel film Il Sorpasso.
Vittorio Gassman (che interpreta Bruno Cortona) e Jean Louis Trintignant (nella parte dello studente universitario Roberto), raccontano il Paese del 1962, con tutti i suoi cambiamenti e le sue contraddizioni. Due caratteri descritti perfettamente da Dino Risi, in un film che è una metafora tanto vera quanto cruda dell’epoca.
I personaggi del film sono gli opposti che si attraggono e la Aurelia è il simbolo di un’Italia che sta rinascendo, ma è ancora un po’ acerba. Una storia raccontata su life.euromaster.pneumatici.it, dove si sottolinea la metafora di questa automobile, icona di stile e dell’evoluzione industriale, ma anche rovinata su una fiancata e modificata.



Il sorpasso è il primo vero road movie italiano, ma anche uno dei film che rappresenta meglio l’Italia. Sicuramente l’unico che riesce a raccontarla facendola diventare un’automobile. La B24 del film, infatti, era il bello e il brutto del Paese. Un gioiello di stile e tecnica, ma per certi versi grezzo e rattoppato.
Anche se oggi questa macchina è riconosciuta da tutti come un’opera d’arte (ed è stata creata proprio per questo), 50 anni fa da alcuni era anche vista come l’auto da personalizzare e modificare per migliorarne le prestazioni. Ma anche il motore V6 di 2.5 litri non è stato sufficiente per il sorpasso sulla Fiat 2300 Coupé.

Redazione:

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