Era l’epoca in cui Renault stava per lanciare sul mercato degli Stati Uniti la Dauphine, una berlina che è stata prodotta anche dalla Alfa Romeo. Come strategia commerciale non poteva esserci di meglio che fare notizia a livello mondiale e far parlare tutti del marchio della Losanga.
L’occasione è arrivata il 5 settembre del 1956, quando la macchina sperimentale Renault Etoile Filante ha stracciato il record mondiale di velocità, raggiungendo un picco di 308,9 km/h.
Lo speciale veicolo francese, il cui nome significa “stella cadente”, è stata costruita su una struttura tubolare con una carrozzeria di poliestere e un motore a turbina. Non si parla di un propulsore turbocompresso, ma di un’unità simile a quelle che venivano utilizzate dagli elicotteri.
Il progetto, all’epoca, era diretto da Fernand Picard, con l’aiuto dello specialista di motori Albert Lory e al volante c’era Jean Hebert.
Il motore a turbina era stato sviluppato e realizzato da Turbomeca, un’azienda specializzata in queste unità. Quello utilizzato per la Etoile Filante aveva una potenza di 270 cavalli. Il record è stato fatto raggiungendo la velocità massima dopo un chilometro e dopo cinque.
E se il primo risultato è stato battuto, il secondo è ancora di Renault. Chissà come mai nessuno ha mai cercato di fare di meglio negli ultimi 50 anni.
Per celebrare l’evento, Renault ha organizzato un evento nello stesso posto in cui il record è stato raggiunto: le saline di Bonneville, nello Stato dello Utah. La casa automobilistica francese ha portato anche una Dauphine che, guidata dal pilota di Formula E Nicolas Prost, ha raggiunto un nuovo record di velocità, con 123,1 km/h.
Può sembrare poco, ma si parla di un risultato di categoria, per auto con motore compreso tra i 754 e i 1.015 cc, e immatricolate tra il 1928 e il 1981. Questa vecchia berlina francese, con il suo propulsore di 956 centimetri cubici, ha raggiunto una velocità di tutto rispetto (poca cosa rispetto alla Renault Turbo 5).
