Può essere considerato il primo Suv francese, ma anche uno dei primi al mondo. Renault Colorale è stato un mezzo che portato una grande innovazione nel panorama automobilistico degli anni ’50, anche se non ha trovato il successo di pubblico che l’azienda si sarebbe aspettata.
Alla fine della seconda guerra mondiale, Renault voleva colmare il gap che era rimasto vuoto tra auto come la Juvaquatre, auto media di concezione pre-bellica, e mezzi che avessero una stazza tra i 1.000 e i 1.500 chili.
IDEATA PER LE COLONIE FRANCESI. La risposta è stata la Colorale, come dice lo stesso nome, che è l’insieme di coloniale e rurale. Il target di mercato era quindi chiaro, si puntava a chi doveva muoversi con dei carichi nelle campagne francesi e anche ai coloni residenti nei paesi sotto il controllo transalpino, che dovevano affrontare terreni sconnessi e avevano bisogno di un’auto robusta.
PRAIRIE E SAVANE. La Renault Colorale è stata prodotta in varie versioni, tra cui le più importanti sono la Prairie e la Savane. La prima, che è stato anche il modello presentato in anteprima alla stampa nel 1950 era destinato all’utilizzo per le famiglie e per il lavoro. Come i Suv moderni, poteva ospitare fino a sette persone (la settima poteva essere sistemata in fondo con un sedile rimovibile), e ribaltando il divano posteriore offriva una grande capacità di carico, che si avvicinava ai 3 metri cubi.
TENDINE PER IL FRESCO. La Savane, invece, era stata pensata soprattutto per i coloni. Per questo aveva due soli vetri laterali nella parte anteriore, mentre dietro c’erano delle tendine, che permettevano una migliore ventilazione a temperature molto alte. Per affrontare i terreni sconnessi delle colonie, questa versione della Renault Colorale montava sospensioni a taratura variabile.
ANCHE A TRAZIONE INTEGRALE. La produzione della Renault Colorale è durata per sette anni. Diverse le modifiche tecniche nel corso della sua carriera. A partire dall’introduzione della trazione integrale nel 1951, per arrivare al miglioramento dei motori.
Inizialmente, infatti, montava un quattro cilindri 2.4 da 48 cavalli, che vista la massa dell’auto (1.640 chili) non era abbastanza potente. Per questo dal 1954 è stato introdotto un 2.0 da 52 cavalli, potenziato poi fino a 58.