Al giorno d’oggi, immaginare un’Audi R8 imparentata con una Mercedes AMG GT è qualcosa molto vicino all’utopia. Però c’è stato un periodo storico in cui si erano create le basi per uno scenario di questo tipo tra i due marchi tedeschi.
Una storia che va datata circa 60 anni fa, quando Daimler ha acquisto la maggioranza del pacchetto azionario dell Auto Union, su spinta di Friedrich Flick, industriale e criminale di guerra tedesco, che aveva una grande influenza in Germania.
Così la Damler Benz acquisì l’88% di Auto Union nel 1958, con la prospettiva di comprare le restanti azioni l’anno successivo.
Era il periodo in cui la Casa dei quattro cerchi stava costruendo un nuovo stabilimento a Ingolstadt, con l’obiettivo di spostare lì l’intero ciclo produttivo. Vendendo il vecchio stabilimento di Dusseldorf e ottenendo 340 milioni di marchi tedeschi, Auto Union iniziò a modernizzare la sua gamma.
Per seguire questo processo, dalla Mercedes venne mandato Ludwig Kraus, uno dei migliori tecnici, insieme a un team di impiegati e a un nuovo motore a quattro cilindri che era nelle fasi finali di sviluppo.
Si trattava di un miracolo per Auto Union, che fino a quel tempo aveva prodotto solo motori a due tempi. Questo propulsore vide la vita nel 1965, quando l’azienda era già di fatto entrata in un’altra epoca.
Nel 1964, infatti, era stata acquisita dal gruppo Volkswagen. L’influenza di Mercedes però rimaneva con la figura di Kraus, che era diventato intanto direttore tecnico ed era comunque al corrente di molti modelli della Stella che erano in fase di sviluppo.
Anche per questo, si dice che la prima versione della Audi 100, abbiamo molto in comune con il modello W119 della Mercedes, un prototipo di Stoccarda che di fatto ha segnato uno spartiacque nella storia di questa azienda, che oggi è un top brand di Volkswagen.