La Mille Miglia 2017 sta scaldando i motori. Uno dei protagonisti della gara, quasi 70 anni fa, era stato Ferruccio Lamborghini.
Il fondatore della casa di Sant’Agata bolognese, a quel tempo non costruiva ancora supercar. Aveva deciso di partecipare alla gara con l’amico Gianluca Baglioni.
Il duo ha corso con una Fiat Topolino modificata dallo stesso Ferruccio, con numero 427. Ferruccio partì dalla Fiat Topolino A utilizzata nel giorno del suo matrimonio con Clelia Monti per creare l’originale “Fiat Topolino Lamborghini” risultato della sua notevole abilità meccanica. La piccola Fiat era comunque competitiva e, grazie anche all’alimentazione con due carburatori verticali, la velocità sfiorava certamente i canonici 130/140 km/h. La macchina non è arrivata ai giorni nostri, ma una replica è esposta al museo Lamborghini di Funo, in provincia di Bologna.
La Mille Miglia del 1948 è stata raccontata dall’amico e compagno di squadra Baglioni. «Le prime luci del giorno, fanali accesi, momento delicato per la guida; arriviamo ad un curvone della circonvallazion di Fano che affronto in accelerazione di terza, basandomi sulla disposizione del pubblico in curva. Ferruccio mi grida: “Seconda, seconda!” Gli do retta, la macchina parte per la tangente e sbatte con le ruote di sinistra contro un marciapiede sporgente e, di conseguenza, andiamo a finire con la piccola 650 dentro ad un’osteria; la notte si è quasi dileguata; albeggia, si vede soltanto la gente posta molto più indietro. Mi sporgo e guardo la nostra macchinetta, mi sembra non sia successo niente e tento di ripartire. Sotto la bella carrozzeria rossa si è prodotto un disastro meccanico».
Da qui è nato il “ritiro” dalle corse di Lamborghini, ma dopo 15 anni l’imprenditore emiliano è passato dai trattori all’inaugurazione della nuova azienda di automobili. Il resto è storia.