Una scoperta del passato diventa un’intuizione per il futuro. Parliamo di un’invenzione arrivata prima delle auto d’epoca di cui parliamo di solito (leggi la storia della Nissan Skyline GT-R), e che risale all’età vittoriana. Dal 1837 al 21esimo secolo il salto può essere molto breve, e può fare la differenza nella sicurezza stradale.
Inventata nel 1837, la gabbia di Faraday oggi diventa un sistema che può ridurre le distrazioni alla guida causata dall’uso improprio del cellulare.
La scoperta dello scienziato inglese permette di isolare l’interno di un ambiente da qualunque campo elettrostatico. E da questa base parte lo studio del sistema Nissan Signal Shield, uno scompartimento all’interno del bracciolo del suv Juke.
Se il guidatore dovesse decidere di mettere il telefono all’interno di questo scomparto chiudendo poi il coperchio, il contenitore crea una zona di silenzio che blocca tutti i segnali in entrata e in uscita, comprese le connessioni wi-fi e bluetooth.
In questo modo, l’automobilista può decidere se togliere le distrazioni causate dal telefono ma rimanendo comunque connesso sfruttando la connettività di bordo.
Il problema principale a cui questo sistema vuole ovviare è la distrazione che si crea prendendo in mano il telefono. Secondo il Royal Automobile Club britannico, il numero di persone che ammette di usare il cellulare è passato dall’8% del 2014 al 31% del 2016.
Paradossalmente, tutti i sistemi di sicurezza che ormai ci sono sulle macchine moderne diventano poco utili davanti alle disattenzioni pesanti dei guidatori. L’abitudine di usare il cellulare mentre si guida è pericolosissima.
I punti deboli delle nostre amate auto d’epoca erano ben altri, dai limiti della progettazione per arrivare alle leggi sulla sicurezza. Di certo, la massima distrazione poteva essere l’autoradio (con musica migliore rispetto a quella di oggi). Il segnale di notifica? Era la voce di qualcuno seduto in macchina, o il clacson di un altro automobilista.
E forse era meglio così.