Ci sono auto che rimangono nel cuore di una cerchia di appassionati. Magari non riescono a raggiungere lo status di “mito”, ma alcuni modelli, chi li ha guidati o li ha sognati da bambino, non riesce proprio a dimenticarli (come la Mercedes 190 E 2.5 – 16).
Uno di questi esempi è la Mercedes 500 E. Stiamo parlando di una macchina che, nella sua versione “normale” ha fatto la storia. Le linee, molto simili alla 190 inventata dal genio friulano Bruno Sacco, sono ancora attuali.
E non dimentichiamo che questo modello, chiamato W124 e prodotto dal 1984 al 1997, nel 1993 ha preso la denominazione che oggi è un pilastro della produzione di Mercedes: Classe E.
La 500 E era una versione dalle prestazioni davvero elevate, e anche il prezzo non scherzava. Questo modello così potente è stato presentato al Salone di Parigi del 1990.
Vediamo, nel suo 25esimo anniversario, che prestazioni aveva questa “bestia” tedesca. Il motore, non riuscirebbe a sopravvivere con le attuali leggi italiane in materia. Sotto il cofano, infatti, c’era un V8 di 5.0 litri, che erogava una potenza massima di 326 cavalli.
E le prestazioni? La 500 E aveva il cambio automatico a quattro rapporti e poteva accelerare da 0 a 100 km/h in 6,1 secondi e raggiungere una velocità massima di 250 km/h, limitata elettronicamente.
Inoltre, a livello estetico questa tedesca aveva diversi particolari aggressivi rispetto al modello base. Erano stato montati parafanghi allargati per poter installare gli pneumatici maggiorati, i paraurti erano stati realizzati con un disegno specifico con fendinebbia integrati, ed era stato scelto di mettere anche le minigonne.
Tra i dettagli curiosi, c’era anche l’inedita collaborazione con Porsche per l’assemblagio, che rendeva la 500 E il mix perfetto tra un’auto di rappresentanza e un bolide da corsa.
La nota dolente era il prezzo, che all’epoca era stato fissato a 134.520 marchi tedeschi. Più del doppio rispetto al valore di listino della 300 E.