Le quotazioni delle auto d’epoca? Sono in calo
Secondo uno studio che proviene dall’Inghilterra, nell’ultimo periodo c’è stato uno scossone che ha portato a delle inversioni di tendenza nell’andamento delle quotazioni di auto d’epoca e altri oggetti da collezione. In particolare le macchine, hanno registrato una importante flessione nei valori. Andiamo a vedere di quanto sono scesi i prezzi e perché tutto questo è avvenuto.
L’analisi è stata riportata da The Guardian, e ha messo in evidenza che sono salite di molto le valutazioni della strumentazioni e degli oggetti rari legati al mondo della fotografia, così come gli strumenti musicali d’epoca.
Le opere d’arte, invece, sono scese, così come le auto che nel 2016 hanno registrato un crollo del 10,4% nelle quotazioni.
Quadri, sculture, eccetera sembrano non interessare più molto i collezionisti milionari. In media i prezzi sono scesi del 6,2%, e nello specifico i quadri degli artisti impressionisti segnano un -12% rispetto al picco del 2007, e i grandi maestri del 19esimo secolo registrano addirittura un -40% rispetto al periodo pre-crisi.
Concentrandoci sulle auto classiche, comunque dal 2005 a oggi hanno registrato un incremento nei prezzi molto più robusto rispetto ad altri settori. I prezzi rimangono alti in particolare per le auto più ricercate che crescono.
Il problema parte dai mezzi più costosi, che superano il valore di 500.000 euro e che se non sono modelli tra i più noti, chiaccherati e quindi ricercati, rischiano di non essere un buon investimento.
Un sintomo che fa capire come i ricchi collezionisti abbiano spostato l’attenzione verso oggetti di altro tipo. Sicuramente, puntando su un modello celebre di Ferrari il problema non sussiste e neanche per auto più abbordabili, come ad esempio le Alfa Romeo, che schizzano verso l’alto anno dopo anno.
Insomma, per le persone normali le cose non sono ancora cambiate. Potrebbe essere l’inizio dell’esplosione di una bolla con i conseguenti effetti a catena?