Nel giorno dell’insediamento di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti d’America, noi pensiamo principalmente a una cosa: l’auto presidenziale. E da appassionati di macchine, abbiamo scoperto qualcosa di interessante sulla storia dei veicoli progettati esplicitamente per l’uomo più importante del mondo.
Al momento, il contratto per produrre la limousine presidenziale è in mano a General Motors. In passato, questo compito è stato della Licoln, nei tempi più recenti, le macchine dell’abitante della Casa Bianca sono state soprattutto opera di GM/Cadillac, Ford/Lincoln o della Chrysler.
A livello di marketing, ottenere questa commessa è un obiettivo importante per tutte le case automobilistiche, che ci provano con progetti di ogni tipo.
Nel 1963, ad esempio, è arrivata la proposta della King Midget Custom per il presidente Dwight Eisenhower. Il marchio King Midget era famoso per la sua produzione di microcar, e per questo, aveva progettato e costruito un prototipo aperto, con capotte removibile, e motore da 7,5 cavalli. Con ogni probabilità, la dirigenza sperava di fare leva sul passato militare dell’ex generale, magari ricordandogli i viaggi all’aria aperta sulle Willys della Seconda guerra mondiale. Il presidente ha poi optato per una Chrysler Imperial.
Nel 1974 la AMC ha fatto un’altra proposta abbastanza originale. Ha creato un prototipo chiamato Gremlimo per il presidente Gerlad Ford. La macchina è fatta con il classico design della American Motor Company, inadatto a una vettura istituzionale.
E, inoltre, nella decalcomania applicata sulla portiera, c’era scritto Pepsodent al posto di President. C’è ancora un alone di mistero su questo fatto. Ancora non si sa se sia stato uno scherzo fatto apposta, oppure un errore inconsapevole. Problema da poco, perché la Gremlimo era stata comunque scartata.
Nel 1977, in piena crisi petrolifera, lo staff della Casa Bianca e il presidente Jimmy Carter avevano deciso di utilizzare un’auto economica, anche per mandare un messaggio forte alla nazione. Nessuna limousine. La macchina presidenziale era una Chevrolet Chevette (sicuramente meglio di questa Corvette).
Purtroppo, durante il primo utilizzo, in una parata, forse per l’insieme di freddo e bassa velocità, ha avuto dei problemi di carburazione e si è fermata. Carter ha proseguito la parte rimanente del percorso a piedi.
La macchia, invece, è stata spostata a bordo strada dai servizi segreti. Poi le targhe sono state rimosse e il veicolo abbandonato.
Uno dei progetti più strani è arrivato nel 1993. In pieno boom dell’evoluzione informatica, è stata proposta una Saturn SL1 State per Bill Clinton. Era un’auto avveniristica perché già collegata a internet (ben oltre il classico telefono su una Mercedes).
La carrozzeria non era blindata, ma aveva un modem collegato a un computer 386 che avrebbe automaticamente lanciato America Online e mandato un messaggio al vicepresidente che avrebbe dovuto in quel momento assumere la presidenza.
Clinton ha preferito scegliere un’auto che potesse fermare i proiettili.
Nel 2001 Chrysler ha proposto un progetto assurdo per Geroge W. Bush. Si chiamava Plymouth Prowler ed era una specie di hot rod decappottabile con dietro un carretto blindato. L’idea folle dei designer era che il presidente seduto nella parte posteriore, in caso di necessità poteva staccarsi dall’auto ed essere salvato.
Un’idea che poi non ha visto la luce ed è stata realizzata solamente con Photoshop.