C’era una volta una casa automobilistica italiana che voleva fare una macchina per competere con le vetture stradali più potenti in circolazione. Erano gli anni 90 (Ferruccio Lamborghini ci aveva lasciato da poco), e c’era un progetto di costruire un’auto che potesse dare del filo da torcere a mostri come la Porsche 911 GT1 oppure la McLaren F1 GTR.
Era nata così la Lamborghini Diablo GT1 stradale, un pezzo della Casa del Toro che sicuramente non tutti conoscono.
Per gareggiare nel campionato GT, era nata una collaborazione tra l’azienda di Sant’Agata Bolognese e la SAT (Signes Advanced Technology), compagnia francese con base a Toulon e specializzata nella progettazione di vetture da gara.
Così l’accordo prevedeva la fornitura di motori da parte di Lamborghini, un 12 cilindri a V con una potenza di 655 cavalli, oltre che dell’impegno di occuparsi delle procedure di omologazione (arrivata poi nel 1998). I francesi, invece, avevano in mano lo studio delle sospensioni, dell’aerodinamica e la riprogettazione della carrozzeria che, grazie ai pannelli in fibra di carbonio e ad altre modifiche è arrivata a pesare solo 1.050 chili.
Ne sono state prodotte soltanto due, quindi possiamo parlare quasi di un unicorno nel panorama automobilistico. Una si trova in una collezione privata giapponese, l’altra in Europa ed era stata messa in vendita da un concessionario di Verona.
E proprio lì è stata “beccata” da uno youtuber, che l’ha immortalata.