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    Categories: Storie di auto

La BMW che ha sconfitto i terroristi dell’ISIS

BMW M5.

Queste sono storie che ci piace raccontare. Quando le automobili riescono a rappresentare qualcosa in più rispetto al mero oggetto meccanico che serve per spostarsi, vuol dire che la passione di tutti noi ha tanti motivi per essere vissuta. Si parte da legami come l’amore incondizionato per la propria Alfa Romeo Alfetta per arrivare a chi con la sua macchina rischia la vita, per motivi a dir poco nobili. Senza dimenticare il ruolo contro il terrorismo, come per questa Citroen DS di Charles De Gaulle.



Lui si chiama Ako Abdulrehman, lei è una BMW Serie 7. Ako è curdo, abita dalle parti della città di Kirkuk, nel Kurdistan iracheno. Nei primi mesi del 2016 ha comprato questa macchina per 9.000 dollari. Un prezzo che giustifica la sua particolarità. Infatti non è un modello normale: ha la carrozzeria e i vetri blindati. Viste questa caratteristiche, l’uomo ha deciso di non usarla per i suoi affari privati, ma di metterla a disposizione degli altri per qualcosa di molto grande.

Il parabrezza con i fori di proiettile.

Un giorno è stato chiamato da un amico, che l’ha avvisato dell’attacco dei miliziani dell’Isis a Kirkuk.  Non ci ha pensato due volte, e insieme sono andati nella città irachena. «Quando siamo arrivati – ha raccontato – abbiamo visto tanti feriti tra le forze di sicurezza e tra i civili. E nessuno era in grado di raggiungerli perché era pieno di cecchini dell’Isis. Così abbiamo deciso di andare ad aiutarli con la mia macchina, perché i proiettili non l’avrebbero penetrata».

Ovviamente, in qualsiasi altra automobile Aku sarebbe morto probabilmente al primo giro, ma grazie alla blindatura è riuscito a salvare più di 70 persone. Nonostante questo, rimpiange di non essere riuscito a salvare tutte le persone, perché un ferito non è arrivato in tempo all’ospedale.

Il finestrino.

La macchina durante il suo servizio è colpita almeno 50 volte, prima di essere troppo danneggiata per essere utilizzata ancora. Questa storia è arrivata in fretta a Monaco di Baviera, tanto che la stessa BMW ha contattato Ako offrendogli una nuova BMW in cambio della sua M5 blindata, che sarebbe poi stata esposta nel museo aziendale.
Ako ha rifiutato l’offerta e deciso di offrire la macchina al museo di Sulaymaniyah, come ricordo della resistenza e del coraggio del popolo curdo a Kirkuk.

Ako e il governatore.

L’uomo è stato anche invitato dal governatore della provincia per essere premiato del prezioso servizio offerto alla cittadinanza. Ako, però, si è sentito insultato quando gli è stata data una ricompensa di 500.000 dinari iracheni, pari a circa 385 dollari.
L’attacco dell’Isis a Kirkuk è avvenuto il 21 ottobre 2016. I miliziani dello Stato islamico sono stati respinti, ma la battaglia ha provocato 90 morti e oltre 200 feriti.

via Basnews



Daniele Boltin:

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