Spesso parliamo di barn-find, ma in questo caso la scoperta è molto più particolare. Dal Lago di Garda, infatti, è emersa una Audi 100 RS4, che è stata ripescata dai vigili del fuoco a 100 metri di profondità.
Durante delle ricerche, i robot di profondità hanno individuato sul fondale un’automobile.
Le autorità hanno così deciso di recuperare il relitto, sia per motivi di bonifica ambientale, ma anche per capire se all’interno dell’abitacolo ci potessero essere dei corpi, magari di vittime di qualche incidente di anni fa.
Invece, dai primi rilievi la dinamica è sembrata subito diversa. Infatti non sono state trovate tracci di esseri umani, e inoltre il veicolo è senza targhe. Questo fa pensare che sia stata lanciata nel lago appositamente perché non venisse ritrovata. I danni all’anteriore sinistro fanno pensare a una collisione contro un guard rail, tanto che, secondo quanto riporta L’Adige, nel punto in cui è stata ripescata questa Audi, c’è una protezione metallica più recente rispetto alle zone circostanti.
Le forze dell’ordine hanno recuperato il numero di telaio della macchina. Ora sono già iniziati i contatti con la casa madre in Germania per capire la storia di questa Audi 100 RS4, e soprattutto per fare luce su un’ipotetica azione criminale di cui si è resa suo malgrado complice.
Questo modello, a trazione integrale, veniva in due versioni: dal 1991 al 1994, il modello 2.2 Turbo 20V quattro S4 aveva 230 cavalli, un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,8 secondi e una velocità massima di 244 km/h. Dal 1993 al 1994 c’è stata anche la 4.2 v8, che di cavalli ne aveva 280, accelerazione da 0 a 100 in 6,2 secondi e picco di velocità a 249 km/h.
Prestazioni di sicuro interesse anche per i malavitosi.