Sono sempre stato attratto dalle auto. Quando avevo due anni, riuscivo a distinguere la Fiat 500 dalle altre auto perché la identificavo come la macchina di mia mamma. Era già chiaro che alle Ferrari e Porsche preferivo le auto normali perché le vedevo in strada.
Infatti, quando mi regalavano automobiline di Formula 1 le distruggevo salvando quelle tipo la Lancia Fulvia o la Fiat 126.
L’INCONTRO CON LA MINI TURBO DE TOMASO
Poi un giorno, eravamo all’inizio degli anni ’90, ho conosciuto la Innocenti Turbo DeTomaso. Conoscevo già la Innocenti Mini, quella quadrata, anche se all’epoca non le calcolavo più di tanto. Ricordavo la Mini 90, la De Tomaso di un mio vicino di casa, la Minitre della professoressa delle medie, ma nulla di più.
Questa Innocenti al semaforo, invece, era guidata da un ragazzo. Che per farsi vedere, appena è scattato il verde ha messo giù un paio di marce: io sono rimasto allibito dalla progressione con cui è partito. Ricordo la scritta “T U R B O” tra i due fanali posteriori.
Sono subito corso a casa, per cercare notizie sulle vecchie riviste (non c’era ancora Internet). Me ne ero già innamorato.
I suoi dati mi frullavano nella mente: 3cilindri 993cc da 72cv, 165km/h , da 0-100 in 9,8secondi.
L’ACQUISTO DELLA PRIMA NUOVA MINI
Raggiunta finalmente l’età patentabile non avevo le risorse per comprarla. Allora allora ho cercato di farla prendere a mia madre, che cercava una comunissima Y10 Fire usata. Non sapevo però che dopo poco mi sarei scontrato con il veto paterno: «Mamma col turbo si uccide».
Il problema si è risolto comprando una versione normale: la Small 500 LS.
E così, finalmente, ho iniziato a conoscere le ‘Mini di Bertone’ apprezzandone pregi (finiture, linea, accessori, comportamento stradale) e difetti (era pur sempre un 659cc con 32 cavalli)
La voglia della versione top di gamma però non se n’era andata, e anzi, cresceva.
A 22 anni, è arrivata la svolta. Avevo trovato una Turbo in condizioni molto buone, e ho deciso di comprarla. Ce l’ho ancora oggi, tra gioie e dolori. In particolare i conti del meccanico, perché in 130 mila chilometri ho dovuto aprire tre volte il motore.
Con la Turbo mi sono introdotto a tempo pieno nel mondo delle Mini Innocenti: ho conosciuto tanti altri amanti del modello, e anche gli amici/rivali con le A112 Abarth e Y10 Turbo.
IL RECUPERO DI UNA 90
Proprio la ricerca di ‘purezza’ e di importanza storica per il modello mi ha portato, insieme a un amico, a recuperare una Mini 90, ferma da 15 anni in una concessionaria veneta.
E ora ci godiamo questo trait d’union tra la Turbo e le vecchie Mini tradizionali.
Infatti, alla rivoluzionaria carrozzeria disegnata da Marcello Gandini per Bertone, che si distingue per la purezza delle linee tese, si associa in toto la meccanica della Mini di derivazione inglese; il suo 4 cilindri Leyland da 48 cavalli garantiva ottime prestazioni (all’epoca era seconda in categoria dopo la A112 che le stava davanti in accelerazione per pochi decimi di secondo) e l’assetto piatto delle sospensioni con tamponi in gomma regala ancora una guida divertente e precisa.
La finitura con sedili in panno e cruscotto in radica oltre che i particolari cromati delle versioni più rifinite aggiungono una punta di civetteria.
LA LUSSUOSA MINI 990
Infine la 990. Il suo ruolo da ammiraglia della gamma mi ha sempre affascinato. Nata come evoluzione della Minitre nel 1986, nel lussuoso allestimento SE sfoggiava rivestimenti di pregio, senza zone di lamiera scoperta.
E aveva dettagli davvero “chic” come gli alzacristalli elettrici, la strumentazione completa di contagiri ed econometro, ivetri atermici, il sedile posteriore sdoppiato e modulabile in diverse posizioni di seduta.
Se poi te ne capita un’esemplare ex dipendente Innocenti di un’elegante grigio metallizzato con tanto di fattura d’acquisto marchiata Innocenti-Maserati che fai? Lo lasci andare? Ci siamo capiti…
Stefano Duse
Complimenti per il sito e per la passione,io ho avuto una small 500, una 990, ed una 500 se "serie limitata" (la 500 passo lungo).Certo sono macchine particolarissime,piene di fascino,uniche ( anche da guidare). Avendone avute 3 ero diventato espertissimo nella sostituzione dei supporti motore( i famosi anelli che si spaccano) e bracci oscillanti (in pratica una volta all'anno) percorrendo parecchi Km e non sempre sul liscio. Con la 990 poi anche i vetri elettrici avevano quel cavo dentato che diventava Sdentato...........Nonostante tutto debbo dire che ho avuto anche tanta soddisfazione.Che belle macchinette!