Questo racconto inizia nel 1975 a Londra, quando il Signor Paul, inglese di nascita ma italiano di origini, decide di comprare una nuova fiammante Volkswagen Golf LS. Era appena uscito sul mercato questo nuovo modello della casa tedesca che, dalla sua entrata in produzione nel 1974 dalla matita di Giorgetto Giugiaro, ebbe il difficile compito di sostituire il mitico Maggiolino con una vettura di stampo più moderno.
La ordinò proprio in quell’anno la sua nuova Golf. La scelse a 5 porte, di un bellissimo azzurro chiaro metallizzato (detto Marathon Blau), in versione LS che era la più accessoriata, e scelse la motorizzazione 1.5 cc dotata di cambio automatico.
Arrivò in concessionaria sotto il periodo natalizio e di conseguenza la fece immatricolare “con l’anno nuovo” il 5 gennaio 1976 con targhe inglesi OLW728P.
Il Signor Paul teneva molto alla sua auto. La accessoriò con dei paraspruzzi, con due tasche portaoggetti sulle portiere anteriori, con un’autoradio Clarion e con delle foderine pesanti di pelle e velluto fatte su misura da una ditta londinese che riprendevano il design dei sedili originali.
Non è noto in quale anno di preciso ma il Signor Paul sostenne anche un test di guida sicura all’Institute of Advanced Motorist (IAM) il quale, dopo il superamento del suddetto, lo fregiò di un distintivo da apporre sulla calandra della sua vettura. Scelse una posizione insolita, ovvero avvitato brutalmente al logo VW sulla mascherina frontale.
La Golf d’epoca arriva in Italia
Chissà com’era felice il Signor Paul del suo nuovo acquisto. Per tanti anni ha trattato la sua Golf come una signora. Scorrazzò per il centro di Londra con la sua simpatica Golf prima serie fino al 1992 quando al suo posto, in Randolph Avenue, arrivò una nuova Mercedes 190, di classe superiore. Qui arrivò anche la decisione di espatriare la piccola e vecchia Golf in Italia, nella casa vacanze in Toscana per avere un’auto durante le vacanze estive. E così partì, sulle sue ruote, per un viaggio “on the road” di 1.500 km che separano Londra da Pontremoli (MS).
Arrivata in Italia nel 1992, questa Golf “Swallowtail” (così sono chiamate le primissime prodotte che avevano una modanatura dalla forma cosiddetta “a coda di rondine” nel lamierato posteriore sotto la targa, sostituito da una linea retta dopo il primo restyling del 1976) fu rimessata in un garage ed usata solo nei mesi estivi e per brevi tragitti quando Paul e famiglia soggiornavano nella loro casa nella Toscana del nord.
Il Signor Paul aveva sempre e comunque un occhio di riguardo per la sua vecchia Golf anche se la lasciava tutto l’anno in Italia. La parcheggiava nel suo garage sopra quattro tavolette di legno sagomate apposta per farcela salire sopra e sulle quali aveva scritto a mano con il pennarello “GOLF”.
Ogni estate quando arrivava in Italia la portava puntualmente dal suo meccanico di fiducia per eseguire il regolare tagliando nonostante i pochissimi chilometri che percorreva in un anno.
Ed è qui che io, passando davanti a quell’officina, ho sempre notato questa bella Swallowtail e ne monitoravo l’esistenza ogni estate pensando incuriosito a chi fosse il proprietario che mirabilmente tenesse in vita questa vettura. Negli ultimi anni invece non si vedeva più in giro in estate questa Golf. Onestamente a volte mi domandavo che fine avesse fatto.
Il salvataggio dalla rottamazione
Nel mese di aprile 2019, passando davanti al solito meccanico sulla statale, mi cade l’occhio nell’angolo del piazzale e sotto una pianta vedo lei! La Swallowtail azzurra… ma… priva di targhe. Non esito un minuto e faccio inversione di marcia per andare a chiedere informazioni. L’essere lì senza targhe mi aveva fatto venire la pelle d’oca.
Con dispiacere vengo a sapere che l’ormai anziano proprietario era deceduto nel 2017 e quindi da qualche anno questa auto era rimasta abbandonata e inutilizzata nel suo garage. Il figlio, residente nel Regno Unito, non riuscendo a venderla facilmente in Italia aveva deciso quindi di farla rottamare dal loro fidato meccanico la compagna di una vita della sua famiglia.
Lascio immediatamente i miei contatti al meccanico che promette di mettermi in contatto con gli eredi del Signor Paul.
Non riesco a sopportare l’attesa e il giorno stesso contatto subito un amico di famiglia che so risiedere nel paesino dove questa Golf era conservata al coperto. Grazie a lui vengo messo in contatto il giorno stesso con James, il figlio del Signor Paul. Dopo una piacevole telefonata ci siamo accordati sul prezzo e sulle modalità di salvataggio della mitica Golf Swallowtail senza farla finire ingiustamente in pressa!
Ed è così che in una giornata piovosa, munito di carro attrezzi, parto per andare a recuperare questa piccola e indifesa Golf.
Portata dal mio meccanico di fiducia, scopriamo con piacere che l’auto è tutta funzionante, solo piccole cose da sistemare e un bel tagliando da eseguire per averla efficiente al 100%.
La carrozzeria è bella e molto sana. Presenta solo qualche ammaccatura da parcheggio e il tetto che sta iniziando a scolorirsi un pochino. La decisione che ho preso è comunque di riverniciarla tutta, per averla anche lei perfetta al 100%.
Nei prossimi mesi si eseguiranno queste lavorazioni nel mentre ho avviato tutte le pratiche per richiedere l’immatricolazione italiana. Ovviamente, dato l’anno di produzione, la farò targare con la targa quadrata, come avrebbe avuto qui in quegli anni.
Un simpatico episodio è stato quando un giorno, mentre ero in esplorazione del vano motore, ho trovato un filo che pendeva dal radiatore. In fondo ad esso ho notato una busta di plastica arrotolata. La estraggo, apro e trovo il doppione delle chiavi ingrassate per non farle arrugginire nel tempo. Un’altra incredibile piccola attenzione che il suo vecchio proprietario aveva attuato e da ritenersi utile in caso di smarrimento delle chiavi durante qualche viaggio.
Non sono molti gli esemplari di Swallowtail qui da noi. Soprattutto dotate di cambio automatico. Motivo in più che mi ha spinto a salvarla, nonostante la guida a destra.
Spero, ma sono certo, che quest’auto in futuro mi darà molte soddisfazioni e sono altrettanto certo di riservarle tante attenzioni come quelle che ha sempre avuto dal suo primo e unico proprietario… il Signor Paul.
Marco Bellotti
Da possessore di golf mk1 posso garantire che queste ottime vetture possono venir utilizzate con soddisfazione ancor oggi per rilassanti passeggiate ...