Il Land Rover Defender tornerà in strada nel 2020

20 settembre, 2017 | Daniele Boltin

Jim Ratcliff con il suo Land Rover Defender.

Jim Ratcliff con il suo Land Rover Defender.

Il Land Rover Defender si prepara a tornare sulla scena. Dopo il suo pensionamento nel 2016, avvenuto in seguito a una carriera durata ben 68 anni, lo storico fuoristrada britannico potrebbe rimettere le ruote sulla strada già nel 2020.
Ma senza il marchio della Jaguar Land Rover, perché il nuovo corso del 4×4 nasce da un’idea dell’imprenditore inglese Jim Ratcliffe, fondatore del colosso chimico Ineos, che vorrebbe produrre ben 25.000 veicoli all’anno.



Secondo quanto ha riportato la stampa britannica, il mezzo potrebbe essere praticamente identico a quello originale, in quanto il design non è un marchio registrato in Gran Bretagna. Un portavoce della casa automobilistica ha detto che comunque è stato avviato un processo per questa registrazione.

Ma se Ratcliffe dovesse farcela, diventerebbe direttamente uno dei più grandi produttori di auto nel suo Paese, con volumi di produzione ben superiori ai brand di lusso come Aston Martin, McLaren, Bentley e Rolls Royce.
L’uomo d’affari ha detto che investirebbe 600 milioni di sterline in questo progetto, per iniziare l’assemblaggio nel 2020. Nel programma originale ci sarebbe la produzione in Inghilterra, ma non sono state escluse altre opportunità come la Germania, dove la Ineos ha dei siti produttivi e la manodopera specializzata costerebbe di meno.

In ogni caso, l’intenzione sarebbe di tenere tutto in Inghilterra e sono già stati individuati diversi potenziali posti per avviare le catene di montaggio. Ratcliffe ha detto apertamente che servirà un aiuto da parte del governo, per sviluppare questo progetto. Da una parte c’è la necessità di far fronte al commercio dopo la Brexit, dall’altro il sogno di far riprendere la vendita di veicoli inglesi anche all’estero.


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