Negli anni ’80 le cose erano molto diverse rispetto a oggi. Il risparmio energetico non era visto nel modo in cui si guarda oggi, gli standard di sicurezza erano altri, e il mondo non era così globalizzato. Cosa vuol dire quest’ultima affermazione? Vuol dire che ogni nazione, con le sue case automobilistiche, aveva il suo stile preciso. E il mondo automotive non era uniformato come adesso.
Però c’era una cifra comune tra i vari marchi, nel settore delle auto di lusso. Il filo che legava tutto erano i pulsanti. Tanti pulsanti, per fare ogni tipo di cosa.
Al tempo non esistevano touchscreen con cui controllare tutte le funzioni dell’auto. Quindi servivano dei bottoni per il climatizzatore, lo stereo, i sedili elettrici. Le auto di fascia media non avevano tanti bottoni, ma solo per il semplice fatto che non avevano molte funzioni.
Andiamo a vedere alcuni interni di queste macchine anni ’80. Come potrete notare, i pulsanti sono il tratto comune.
Mercedes 560 SEC
Nel 1985 Mercedes ha lanciato la 560 SEC, che di fatto andava ad anticipare l’odierna Classe S. Era di fatto l’ammiraglia della casa automobilistica tedesca, e quindi era anche super equipaggiata. Venivano montate tutte le migliori tecnologie Mercedes, insieme a inserti eleganti di pelle e di legno. In pieno stile dell’azienda di Stoccarda, l’abitacolo è semplice ed elegante allo stesso tempo.
I pulsanti non mancano, ma sono disposti in modo da non essere troppo eccentrici. Al tempo pare che Mercedes fosse stata criticata per mettere troppi bottoni. Indispensabili, comunque, per questo modello venduto fino al 1991, che proponeva clima bizona e impianto stereo di alta qualità.
Audi V8
Prima che venisse lanciata sul mercato la Audi A8, c’era la V8. Aveva un motore a V ed era stata lanciata nel 1988, arrivando alla fine del decennio, ma in un periodo in cui i pulsanti andavano ancora molto di moda.
Come per la Mercedes, c’era un pulsante per ogni funzione importante. Il problema qui era che alcuni bottoni erano un po’ troppo piccoli, e quindi potevano creare qualche difficoltà durante la guida.
Il lusso e la tecnologia però qui sono ad alti livelli. Basta guardare il quadro strumenti, oppure il telefono. Un must per chi poteva permettersi un accessorio del genere negli anni ’80.
Renault 25
Chi ama le Renault ama questo modello. Un’ammiraglia che porta con sé la filosofia francese di produrre un’automobile di lusso. Ed essendo francesi, hanno tralasciato la semplicità in questo macchina.
Lanciata nel 1983, era davvero futuristica, bellissima dentro e fuori. Però all’interno c’era troppa roba. Con tutti questi tasti, poteva essere difficile trovare quello giusto al primo colpo.
Alfa Romeo 164
E adesso arriviamo in Italia, forse alle battute finale della nostra industria automobilistica. Quando uscì, nel 1987, la Alfa Romeo 164 era grandiosa, dentro e fuori. Linea futuristica disegnata da Pininfarina, e interni modernissimi e altrettanto eleganti. Una vera macchina di classe.
A dirla tutta, la plancia di questa Alfa sembra moderna ancora oggi, anche se sono passati 30 anni. I tasti sono tantissimi e la cosa dà l’immagine della modernità e della complessità dei sistemi per l’epoca.
Aston Martin Lagonda
Se parliamo di futuristico, nessuna auto calzerebbe più a pennello della Aston Martin Lagonda. Estrema sia dentro che fuori, è rimasta in produzione per ben 14 anni. In controtendenza con la storia automobilistica inglese, sempre conservatrice per il design, quest’auto rompeva gli schemi. Ed era molto innovativa anche per l’adozione massiva di sistemi elettronici, con tutti i conseguenti malfunzionamenti che una tecnologia pioneristica porta con sé. Ma questa è una cosa normale nella storia.
Nissan Gloria
Questa è la meno conosciuta dal pubblico italiano. La settima generazione di questa Nissan è stata lanciata nel 1987 e l’interno sembrava montare un impianto stereo di casa di quell’epoca. Una macchina molto interessante, che al volante aveva i tasti per il controllo dell’autoradio. Una cosa normalissima oggi, ma decisamente avanti per l’epoca.
E l'interno della Thema 8.32 tra i più belli mai prodotti? Ancora ad oggi forse non ne esiste uno più bello