Havana Motor Club, l’anima di Cuba
Havana Motor Club è un documentario che si preannuncia imperdibile per gli appassionati delle quattro ruote. L’idea è nata dalla mente del regista Bent-Jorgen Perlimut, che che durante un viaggio Cuba per girare un documentario, ha scoperto che si sarebbe tenuta la prima gara di auto nell’isola, dai tempi della rivoluzione del 1959.
Così ha deciso di girare un documentario su questo evento, pensando che fosse facile. L’idea era di seguire per sei settimane i piloti più famosi di Cuba, ma a tre giorni dalla gara, l’evento è stato annullato perché il papa (era nel 2012 e il pontefice era Benedetto XVI) aveva annunciato la sua visita sull’isola, quindi per l’organizzazione dell’evento erano necessarie tutte le strutture disponibili a cuba, comprese le protezioni per il pubblico destinate alla gara di automobili.
ASPETTANDO GODOT. La corsa, dopo la visita del papa, doveva essere calendarizzata per una nuova data. Cosa che non è successa. Così, Perlimut e il suo team hanno continuato a girare parti del documentario, raccontando da vicino le vite dei piloti, e delle persone a loro vicine.
Una data certa per l’evento, però, non è arrivata, e così è cambiato anche il l’obiettivo del documentario, che ora va oltre la gara, per concentrarsi su uno spaccato della vita dei cubani, e di come sta cambiando con la modernità.
COMUNITÀ DI PILOTI. In Havana Motor Club si racconta la comunità underground degli appassionati di auto, che non possono beneficiare di un mercato libero, ma usano tutti gli escamotage necessari per modificare le loro vecchie auto americane.
Come uno dei piloti protagonisti del video, che riesce a farsi mandare da un esule cubano a Miami i pezzi di ricambio di una Porsche moderna, oppure un altro, che fa parte di una famosa famiglia di meccanici.