Una Volkswagen Golf ibrida? Storia vecchia. Il lancio della versione GTE ha acceso i riflettori sulle eco-car della Casa di Wolfsburg, che ha puntato anche sulle alte prestazioni in chiave ecologica, affiancando così l’ultimo modello alla GTI e alla GTD.
In realtà, Wolkswagen ha lanciato la prima Golf ecologica nel 1976. Era un modello di prova, sul quale era stato montato un motore elettrico da 20 cavalli, che permetteva all’auto di percorrere una distanza di circa 50 chilometri a una velocità media di 65 km/h.
Come mezzo sperimentale, questa Golf pare sia stata usata parecchio, e adesso è conservata a Wolfsburg e il tachimetro segna poco più di 20 mila chilometri.
PICCOLA SERIE NEL 1989. Il primo modello ufficiale di Golf ibrida è arrivato nel 1989. Si tratta di una MK2 che poteva accelerare da 0 a 100 km/h in 13 secondi, e aveva una velocità massima di 100 km/h.
Questa Golf ibrida era alimentata da un blocco composto da 16 batterie, affiancato da un motore a combustione a gasolio. L’auto si poteva caricare con una semplice presa da 220 volt.
La produzione della Golf 2 in versione ibrida è terminata dopo 120 unità, ma è proseguita con la nuova generazione della compatta tedesca, dopo una breve parentesi con la Jetta elettrica, con la quale era stata raggiunta un’autonomia di 120 km.
UNA GOLF 3 CON RICARICA VELOCE. Con la Golf 3, è continuato lo sviluppo dell’elettrico, e sull’auto è stato montato un motore elettrico in 120 esemplari, dal 1993 al 1996.
La potenza era limitata a 23 cavalli, e l’autonomia di circa 90 chilometri, mantenendo una velocità media di 50 km/h, anche se al massimo si poteva arrivare a 100 km/h.
L’innovazione principale, però, era la ricarica veloce: una tecnologia che oggi vede chiaramente la sua evoluzione. Per un pieno delle batterie all’80%, infatti, bastava un’ora e mezza, con una presa da 220 volt.
Non si tratta, comunque, dell’unico esperimento tedesco per l’ecologia. Nel 1972, infatti, la casa automobilistica di Monaco di Baviera BMW aveva lanciato la 1602E elettrica.