Flaminio e la sua Alfetta

19 maggio, 2015 | Daniele Boltin

Ci siamo. Il terzo racconto di Quartamarcia è pronto. Dopo la passione di Bruno che l’ha portato a costruire un museo Abarth e la storia di Carlo, che nel 1967 ha comprato una Fiat 500 che possiede ancora, è il momento di Flaminio e della sua Alfetta.
Qui si parla di una vera e propria storia d’amore, «tra un uomo e un pezzo di lamiera». Tutto vero, e lo vedremo nel video integrale, dove parleremo di automobili, di passione, ma anche di un’Italia che non c’è più.

LA BERLINA PIÙ VELOCE DEL MONDO

Alfetta. L'eleganza degli interni.

Alfetta. L’eleganza degli interni.

Per adesso, vi regaliamo questo assaggio. Di un qualcosa che nasce nell’infanzia, quando l’Alfetta era qualcosa di veramente grande: spaziosa, veloce, elegante. Tutte caratteristiche che mantiene ancora oggi.
E chi non ha mai avuto il piacere di salirci a bordo, può credere al fatto che viaggiare su un’Alfetta è come viaggiare su una macchina moderna. Con una sola piccola differenza: Uno stile e una cura del dettaglio irripetibili.
Senza dimenticare il rumore del motore bialbero Alfa Romeo. Quando da sotto il cofano parte un rombo così, l’autoradio non serve.

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