Fiat Tempra, una storia di famiglia

12 febbraio, 2016 | Redazione

di Andrea Cappadonna

Fiat Tempra station wagon.

Fiat Tempra station wagon.

Ci sono auto normali che entrano nel cuore di qualcuno (leggi la storia di questa Fiat 127), e ci rimarranno per sempre.
La storia di questa Fiat Tempra inizia 1995 anno in cui l’auto viene acquistata per essere affiancata a una Ritmo S85.
La necessità di avere tanto spazio per i bagagli, unita alla potenza necessaria a muovere un rimorchio, ha spinto mio padre ha guardare verso questo modello, oramai collaudato di casa Fiat in quanto in produzione già da 5 anni.
Dopo un’attesa di tre mesi è arrivata: colore grigio mirage 663, motore 2.0 che già aveva equipaggiato Ritmo Abarth e Croma, interni in Lorica grigia.

Nei primi 12 anni della sua vita la Tempra passava molti mesi in box, utilizzata più che altro per andare in vacanza trascinandosi dietro la roulotte e relegando il lavoro di tutti i giorni alla Ritmo.

Nel 2007 un Suv ha sostituito la Ritmo S85, e così, nel 2007, la Tempra è diventata l’auto di tutti i giorni.

La Fiat Tempra di Andrea.

La Fiat Tempra di Andrea.

Si è trasformata in una specie di gara tra me e mio padre a chi ci teneva di più: quando mio padre due volte a settimana mi portava a praticare il mio sport, ci andavamo con la Tempra e così è diventato un modo per essere vicini in famiglia, una sorta di nostra intimità.
Io, mio padre e la Tempra, quante risate sotto la pioggia battente o con il riscaldamento che ci intiepidiva le gambe nelle giornate più fredde, tutto questo è diventato il simbolo della mia adolescenza.
Nel 2010 poi, la patente. Il giorno prima della prima guida, sono andato in un parcheggio con mio padre, mia madre e la Tempra.
Non dimenticherò mai la prima lasciata di frizione: appena si mosse, lasciai completamente il pedale provocando dei saltelloni, quasi mi volesse dire di trattarla con garbo, poi ci presi piano piano la mano, mi trovavo a mio agio.

Fiat Tempra, in questa foto nella versione 4x4.

Fiat Tempra, in questa foto nella versione 4×4.

A inizio 2013, a causa di un guasto alla centralina è rimasta ferma dal meccanico in attesa di capire la “cura” giusta; da quando è tornata a casa quella volta, ho cominciato a volerla vedere splendere, sollecitando mio padre per la manutenzione, cercando di fargliela tenere al meglio dato che oramai ero un fan del modello.
Ma soprattutto volevo conservare intatta la mia adolescenza e il ricordo della complicità con mio padre.
Poi è arrivato il pensiero che dopo i 20 anni un’auto è ammessa ai raduni di auto storiche, così ho cominciato a girare tutto il nord italia in cerca di nuove amicizie e di poter mostrare il frutto di tutte le volte che l’abbiamo tenuta in box e trattata bene.
Oggi, poter girare la chiave nel quadro e, con la maturità di poi, dire che tutto questo è possibile grazie al proprio papà e all’amore che si riesce a mettere nelle cose, è impagabile.

Partecipando ai raduni, basta guardarla e pensare che tutto questo è bello solo conoscendo la storia della Tempra, per tutti gli altri in fondo può essere solo una macchina vecchia, ma poco importa: questa è la mia storia (come per la Fiat 500 di Carlo), e lei ne fa parte: c’è sempre stata ed è giusto che abbia i suoi momenti di gloria, se non altro per renderle tutto quello che in oltre vent’anni mi ha dato lei, tenendo ancora più unita la mia famiglia.

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3 commenti

  1. Gabriele Funaro ha detto:

    E’ leggendo storie come questa che mi sento orgoglioso di aver creato ben 8 anni fa la pagina dedicata alla Fiat Tempra, l’auto che ha fatto compagnia anche a me per la maggior parte della mia vita e che non potrei mai sostituire con un’altra e avere lo stesso risultato! Oggi la mia Tempra 1.6 SX i.e. cat. del 1993 viaggia ancora a meraviglia, pur con il minimo della manutenzione che riesco ad offrirle (dannata crisi!), ma posso assicurare che non si fermerà MAI salvo non la prenda a cannonate! La Tempra è puro orgoglio Italiano!!!! ^_^

  2. angelo ha detto:

    Posseggo una Tempra SX 1.6 dal lontano 1992,ora ha raggiunto i 190.000 km e ne farà altri 190.000 perchè (con la dovuta e semplice manutenzione) è indistruttibile.
    Nulla a che vedere con le sofisticate e plasticose auto odierne.Dopo 26 anni di onorato servizio è ancora in grado di kilometrare alla grande!

  3. Davide ha detto:

    È stata la mia prima auto di famiglia, acquistata usata poco prima di sposarmi ed è stata la prima macchina sulla quale sono salite le mie figlie.
    Memorabili il cruscotto digitale, la ribaltina posteriore e la presa d’aria NACA sul tetto…. bei ricordi!!!

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