Vent’anni e non sentirli. Era il 1994 quando Ferrari presentò, al Salone di Ginevra, un modello innovativo: la F355. Quest’auto non era molto originale nell’estetica, perché aggiornava (sapientemente, è bene dirlo) le linee della 348. Il retro rimane ancora ampio, particolare tipico dell’epoca, un notevole aggiornamento viene fatto sul retro, con fanali che anche oggi vengono riconosciuti immediatamente. Dopo 20 anni, sono un po’ anacronistici i fanali a scomparsa, un dettaglio che ha visto il succeso soprattutto negli Anni ’80.
E se questo modello non sarà uno dei lavori di Pininfarina rimasti negli annali, a livello tecnico la F355 rappresenta un punto di svolta.
UN BOLIDE DA 380 CAVALLI. La Scuderia di Maranello ha iniziato con quest’auto a importare le tecnologie della Formula 1 su un modello di serie, raggiungendo la potenza record di 109 cavalli/litro. In totale il motore di 3.5 litri, erogava 380 cavalli e consentiva all’auto di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi, e di raggiungere una velocità massima di 295 km/h.
Il nome F355 derivava dalle sue specifiche tecniche 3.5 la cilindrata, e 5, come le valvole per ogni cilindro di questo propulsore V8.
ARRIVANO LE PALETTE DIETRO AL VOLANTE. La 355 è stata anche la protagonista di una svolta epocale nella storia della Ferrari. Nel 1997, per la prima volta nella vita della casa automobilistica, è stato montato il cambio con palette dietro al volante e frizione semiautomatica.
Una scelta, ovviamente presa in prestito dalla Formula 1, e che ha cambiato il mondo della guida sportiva, regalando così agli appassionati del Cavallino rampante la possibilità di far sfrecciare una Ferrari come i piloti in pista. Leggi la storia della F355 sul sito ufficiale Ferrari.