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Ferrari Daytona Competizione, bolide elegante

All’inizio la Ferrari Daytona non era stata concepita come un’auto adatta alle gare su pista. Ma non è andata proprio così, e i successi per questa auto d’epoca sono stati diversi, e negli eventi più importanti del panorama.
Il merito è di Luigi Chinetti, il pilota e imprenditore italiano, che è stato anche l’importatore ufficiale delle auto del Cavallino Rampante negli Stati Uniti.

Ferrari Daytona Competizione.

Chinetti ebbe l’idea di far gareggiare la Daytona, con la sua scuderia N.A.R.T. (North America Racing Team) ottentendo grandi risultati. A partire dall’esordio alla 24 Ore di Le Mans, con una macchina che non aveva nemmeno fatto tutti i test necessari.
La scuderia in quell’evento si classificò al quinto posto e nelle tre edizioni successive ottenne altrettante vittorie di categoria.

Il retro di questa Ferrari.

Cose che non passarono inosservate a Maranello, così la dirigenza della Ferrari decise di iniziare una produzione della Daytona, il nome reale del modello era 365 GTB/4 (guarda questo esemplare dimenticato per 25 anni), in una serie limitata di 15 esemplari.

L’auto in corsa.

Ora, uno degli esemplari realizzati dalla N.A.R.T. di Luigi Chinetti è stato messo in vendita. Se ne occupa la casa d’aste americana Keno Brothers, che la batterà il 19 novembre 2015. Il prezzo previsto è da capogiro. Si prevede, infatti, un valore compreso tra i 5 e i 6 milioni di dollari, che saranno sborsati da chi vorrà portare in garage un pezzo davvero esclusivo: una Ferrari Daytona spinta da un motore V12 estremo.

I fanali dell’auto.

Daniele Boltin:

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