Eurolambretta 2015, emozioni oltreconfine
Inizia tutto un giovedì mattina, prestissimo, con 10 coraggiosi amici del Lambretta Club Friuli innestiamo la prima: direzione Eurolambretta 2015 (qui il reportage sull’edizione 2014).
Pronti via, partiamo da Pordenone. E dalle parti di Gemona completiamo il contingente con gli amici della zona udinese e triestina.
A Tarvisio svalichiamo in Austria e iniziamo ad affrontare le prime salite: per scelta percorriamo solo strade statali, che creano qualche piccola difficoltà.
Ma l’Austria comunque offre panorami davvero incredibili, che ripagano la fatica del percorso. Arrivati a circa 130 km dal luogo in cui si svolgerà il raduno ecco che inizia un vero diluvio, la velocità ne risente ma i mezzi e i piloti procedono verso la meta anche se qualcuno con qualche problema in più.
Poi, dopo 12 ore di viaggio, arriviamo alla nostra meta: Ebensee, piccola cittadina sul lago Eben. È solo giovedì ma il numero di scooter è davvero impressionante, e per qualcuno l’emozione inizia a farsi sentire.
Il venerdì al risveglio ci si presenta un bel sole e si procede con il montaggio dell’accampamento comprese tavole, gazebo e le griglie, si inizia poi l’esplorazione dell’area parcheggio, gli scooter sono aumentati rispetto al giorno prima ed è incredibile la varietà e la diversità di modelli, stili e modi di vivere la Lambretta in Europa ma anche nel mondo, vista la presenza anche del Lambretta club USA.
Nel pomeriggio partiamo per primo giro o “raid-out” per dirla all’inglese, e si inizia a formare un serpentone già dentro la zona campeggio e poi via, si ripercorre una porzione di strada fatta il giorno prima ma ad un certo punto si svolta e si inizia ad inerpicandosi per una strada di montagna, inizia una bella strada nel bosco, purtroppo però il gruppo è davvero numeroso e qualche situazione pericolosa si crea.
Il sabato si apre con un sole timido e il campeggio forse causa la serata precedente si risveglia più tardi anche qui si continua con la “solita” vita da raduno fino all’ora di pranzo i cui allo stand del Lambretta Club Friuli si presenta un bel numero di avventori di ogni nazionalità venuti a provare le specialità cucinate per tutti e accompagnate da abbondante vino e birra, tutti sembrano gradire molto e vi è uno scambio di gadget e ricordi. Anche oggi è stato organizzato un giro turistico a cui qualcuno rinuncia e preferisce invece dedicarsi alla manutenzione del proprio mezzo in vista del rientro dell’indomani, sotto ai gazebo si vede di tutto, da inglesi con motori completamente smembrati e che cercano di capire i guasti a ad altri che invece stringono i dadi alle ruote o registrano la forcella, insomma davvero di tutto ed è molto divertente vedere come si affrontano i diversi guasti, immancabili anche qui i tecnici che guardano da fuori e commentano.
Poi il pomeriggio scorre tranquillo fino a che in pochi minuti scende una vera e propria bomba d’acqua, che blocca tutte le attività all’aperto. Il tendone viene preso d’assalto e in un attimo si anima, giusto in tempo per il concorso d’eleganza in cui si premiano e valutano le migliori Lambrette.
Alla cena di gala ogni club ha un colore distintivo, solo l’Italia non ha pensato alla coreografia. Ma noi del Lambretta Club Friuli ci siamo organizzati autonomamente, e ci si veste di un bel turchese omaggio al DL125.
Poi, dopo la serata di festa, la tensione inizia a farsi sentire già prima di andare a letto, complice anche una previsione meteo tutt’altro che positiva, l’indomani al risveglio però la situazione non sembra male e partiamo. Ingraniamo la prima e ci lasciamo tutte queste emozioni alle spalle. Arrivederci all’Eurolambretta 2016.
grande e bel ricordo e molto ricco di episodi, posti bellissimi. Lo rifarei ancora.