Non è una notizia che si sente tutti i giorni. E per vendere due Ferrari per beneficenza ci vuole un grande cuore. Quello che ha dimostrato di avere l’uomo d’affari inglese Richard Colton.
Colton, morto a 82 anni nel marzo del 2015, nel suo testamento aveva scritto chiaramente le sue volontà. E aveva deciso far vendere le sue due Rosse – stiamo parlando di auto d’epoca da milioni di euro – per donare il ricavato alla Royal National Lifeboat Institution.
E il regalo è stato di sicuro ben gradito da questa associazione benefica, che opera nelle acque che circondano il Regno Unito e si occupa di salvare chi si trova in difficoltà in mare.
Così è stata venduta una Ferrari 250 GT SWB del 1960 per 6,6 milioni di sterline (9 milioni di euro) e una 275 GTB/4 per 1,93 milioni (2,6 milioni di euro).
La speranza di mister Colton era di poter guadagnare una cifra abbastanza alta per poter comprare una nave per l’associazione, da chiamare poi con il nome di Caroline, la sua ultima moglie.
La 250 GT è un pezzo raro in particolare Oltremanica. Infatti, è uno dei dieci esemplari che all’epoca sono stati esportati in Inghilterra.
Oggi si può dire che questi due pezzi da collezione sono stati venduti a un prezzo da capogiro, ma per una buona causa. E, tra l’altro, non erano le uniche auto iconiche messe in vendita dopo la morte del magnate Colton.
Nella collezione c’era anche una Jaguar E-Type V12, che è stata battuta all’asta per la cifra di 43 mila sterline. La particolarità di questa macchina riguarda un proprietario che ha avuto in passato.
Infatti, dal 1971 al 1974, questa E-Type è stata guidata da George Best, un’icona del calcio, oltre che uno dei giocatori più forti e talentuosi della storia. Genio e sregolatezza.
Una metafora che si potrebbe usare anche con molte auto storiche. Gioielli del design, ma bestie inferocite quando si spinge sull’acceleratore.