La 15esima edizione della manifestazione Colli Goriziani Historic ha riportato le auto d’epoca nella città di Gorizia, e anche nel Collio, le colline Orientali del Friuli, ricche di vigneti. Una manifestazione che ha visto anche le vallate dello Judrio, dove la manifestazione, organizzata dal G.A.S. Club, ha proposto un programma affascinante sia dal punto di vista sportivo che da quello turistico.
La gara, a calendario Nazionale A.S.I., ha potuto anche quest’anno fregiarsi del titolo di Evento del Trofeo Nordest regolarità autostoriche, oltre a essere valido per l’Alpe Adria Classic Challenge 2019, un campionato transnazionale che coinvolge Italia, Austria, Slovenia e Croazia. Anche il Comune di Gorizia ha riconosciuto e sostenuto la valida iniziativa, la cui rilevanza cresce di anno in anno, attribuendo ai Colli Goriziani Historic l’inserimento tra gli ‘eventi del Comune di Gorizia’.
Una cinquantina di equipaggi provenienti non solo dalla regione, ma anche da Slovenia, Austria e Croazia si sono così ritrovati la mattina di sabato 27 aprile la Tenuta Luisa a Corona, alle porte del capoluogo, per le verifiche, svoltesi tra uno spuntino e l’altro di specialità goriziane e ottimi vini, e per la partenza.
Impegnativa la prima tappa di gara, di oltre 120 chilometri con le salite sui ‘passi’ delle vallate dello Judrio, che hanno costretto i concorrenti ad inerpicarsi su strade che nulla hanno da invidiare a quelle ben più titolate delle Dolomiti. L’impegno era tutto sulla guida e sui cronometri, anche se il paesaggio offriva vedute spettacolari. Dopo le prime prove nelle campagne deserte fra Italia e Slovenia, tutte su strade chiuse al traffico ma soprattutto caratterizzate, nonostante le zone impervie, da un asfalto perfetto, è arrivato il momento clou, la prova che caratterizza tutta la gara: quella del Monte Calvario.
Un tracciato in salita e discesa (con dodici tratti cronometrati) che rappresenta da sempre il momento più impegnativo e divertente di questa gara. Qui alcuni concorrenti che puntavano soprattutto a ben figurare nel Trofeo riservato appunto a questa prova si sono giocati tutte le chances. Quindi l’arrivo finale in centro storico a Gorizia, con tanto pubblico a far da ala alla passerella dei concorrenti in sfoggio per le vie della città: davvero un bell’abbraccio di tutta la città agli equipaggi dei Colli Goriziani, prima della cena in un ristorante tipico del centro, e il giusto riposo in vista della domenica.
Il via della seconda tappa è stato dato il 28 Aprile di prima mattina, sempre dal centro storico di Gorizia, nonostante il tempo inclemente, e via per altri cento chilometri intorno al capoluogo, con lo svolgimento di ben due tornate di prove sul Monte Calvario, una sfida che ha di fatto determinato la classifica finale prima dell’arrivo a Vencò-Dolegna del Collio.
Festa grande per le premiazioni, svoltesi nel ritrovo della cantina del Ristorante-Vineria Vencò, dove si era svolto il pranzo d’arrivo. E per la prima volta, ad imporsi un equipaggio proveniente da Milano, una coppia collaudatissima De Bellis Maurizio e De Bellis Filipppo su Lancia Aprilia del 1939 del Club Ruote d’Epoca di Pavia, che hanno preceduto di pochissimo la coppia formata da Amedeo Cicuttini e Lia Castellano dei Regolaristi Friulani con la loro Fiat 1100, terzi classificati sempre distaccati di pochissimi punti la coppia Baldiserra Tiziano e Covaz Edoardo su Lancia
Fulvia Montecarlo del 1975, quarti il duo Demarin Ennio e Ruzzier Roberto su Lancia Fulvia Coupè, e quinto sempre su Lancia Fulvia Montecarlo Converso Dario e Polano Flaviano.
Per quanto riguarda il Trofeo Abuja Monte Calvario i vincitori sono la coppia Rugo Carlo e Varschini Paola su Porsche 356 BT5 del 1957.
A conclusione delle affollate e premiazioni, il delegato A.S.I. Alberto Ghini, si è complimentato “per lo spirito di sportività dimostrato dai concorrenti”, mentre il vicesindaco di Gorizia, Stefano Ceretta, che ha partecipato come navigatore alla gara con una Mini Cooper, si è detto “entusiasta per questa esperienza, davvero una gran bella manifestazione che vedremo di valorizzare ancor di più dal prossimo anno, magari proponendo qualche interessante novità”.