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    Categories: Retrospettive

Citroen Visa, la storia e quello zampino Fiat

Citroen Visa.

La Citroen Visa è stata presentata nel 1978. Un’auto che compie 40 anni e che ha una storia abbastanza particolare. Rimasta sul mercato per 10 anni, fino al 1988, oggi è piuttosto rara da incrociare sulle strade italiane.
Però il suo percorso ha avuto qualcosa di grosso in comune con l’Italia.

Ma partiamo dall’inizio: siamo verso la fine degli anni ’60 e la famiglia Michelin, che detiene la maggioranza delle azioni della Citroen, pensa a un’alleanza con la Fiat, e quindi con la famiglia Agnelli, per creare un grande gruppo automobilistico.
Questa nuova realtà avrebbe compreso i marchi Lancia, Fiat, Autobianchi e appunto Citroen.


L’operazione partì, e con lei anche una partnership per i veicoli commerciali. L’obiettivo principale comunque era di realizzare un’ammiraglia comune e un’auto media, con una cilindrata di 900 cc.
Il naufragio di questo progetto inizia nel 1969. La famiglia Agnelli acquista un grande pacchetto di azioni della Citroen, con l’obiettivo di scalare l’azienda e assumerne il controllo. L’operazione è viene bloccata dall’allora presidente Francese, Charles De Gaulle, per tutelare gli interessi dell’azienda transalpina. Così la collaborazione per le automobili si interrompe, e rimane in piedi solo quella riguardante i mezzi da lavoro.

Tra i pochi punti in comune di quell’esperienza rimane la scatola del cambio della Lancia Gamma e della Citroen CX, mentre il progetto dell’auto media prende due direzioni completamente diverse. Fiat si concentra sulla 127, dopo aver cambiato la concezione di auto con l’introduzione della Fiat 128.
Citroen invece dalla metà degli anni 70, dopo la fusione con Peugeot e la creazione del gruppo PSA, decide di piazzare un prodotto superiore alla Dyane, più moderno dell’Ami8, ma inferiore alla GS.

Citroen Visa Chrono.

Così, partendo dalla base meccanica della Peugeot 104, che deve però essere resa più spaziosa e potente. Quindi la scelta ricade sui motori 1.124 cc e su un bicilindrico, evoluzione del propulsore della 2 Cavalli.

La presentazione viene fatta nel 1978. Un esercito di 430 giornalisti viene imbarcato su una nave da crociera e portato sull’isola greca di Kallithea, dalla fine di agosto a inizio ottobre. (Un mese di viaggio stampa è qualcosa di assolutamente impensabile al giorno d’oggi, ndr).
E proprio il 5 ottobre la Citroen Visa viene lanciata ufficialmente sul mercato. C’è la Spécial, allestimento base, con motore bicilindrico da 652 cc, la Club, versione intermedia, e la Super, top di gamma con il motore quattro cilindri da 1124 cc.

Nella gamma colori c’erano grigio metallizzato, beige, azzurro metallizzato, giallo Mimosa, rosso Geranium, marrone Vesuve metallizzato, blu Myosotis e vert Reinette.
L’accoglienza del pubblico è abbastanza fredda, soprattutto a causa della calandra, che aveva un design piuttosto pesante e sproporzionato. Il problema viene risolto nel 1981 con il restyling di fari posteriori, modanature, paraurti e calandra.

Alla fine della carriera la Visa ottiene un buon volume di vendite, superando 1,2 milioni di esemplari venduti. La sua era finisce nel 1988, per essere sostituita definitivamente dalla Citroen AX, lanciata nel 1986.

Daniele Boltin:

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