La passione per la Mehari è nata grazie alla mia fidanzata. Mi ha sempre raccontato degli esemplari che vedeva da piccola in Sardegna, dei giri che aveva fatto. E poi quando , raramente, capitava di vederne una mi diceva emozionata: «Guarda guarda una Mehari!» E le si illuminava il viso.
Francamente ho sempre guardato di più altri tipi di macchine. Già possessore di una Golf Gti 1.6 mk1 e di una Golf gti 16v mk3 il mio interesse era più spostato sulle auto sportive del passato oppure sui grandi classici dai prezzi, ahimè, oggi giorno inarrivabili.
Pian piano ho iniziato a guardare le Mehari sempre più con interesse. Ma le inserzioni di vendita erano sempre più care. Un giorno un amico pubblica su Facebook le foto di una serata a bordo di una Mehari verde tibesti. Un colore molto spiritoso che le dà un’aria sbarazzina, come se fosse un enorme giocattolo. E io ho commentato: che bella! Come mi piacerebbe averne una. Passa qualche ora e questo mio amico mi chiama dicendomi che la Mehari è in vendita e il prezzo è molto buono e mi lascia il numero di telefono del proprietario. Lo chiamo subito dopo e cominciamo a parlare della Mehari. Però ormai è tempo di ferie quindi dobbiamo rimandare tutto a settembre.
Rientrato dalle vacanze non trovo più un giorno libero dal lavoro per potermi recare a Verona per vedere la macchina. Il tempo intanto continua a passare. Ricontatto il venditore e gli comunico che le mie intenzioni sono serie ma non riesco a liberarmi.. e lui mi risponde dicendomi così: «Paolo ti ho promesso che il primo che vedrà la macchina sarai tu. Appena sei libero richiamami che ci accordiamo per un giorno».
Questo grande gesto di onestà mi ha dato la conferma che avevo a che fare con una persona molto seria di cui potevo fidarmi. Infatti è stato così. Il 30 Ottobre finalmente partiamo in treno da Como, io e la mia fidanzata, con destinazione Verona. Quando abbiamo visto la Mehari non abbiamo avuto alcun dubbio: doveva essere nostra. Il tempo di sbrigare le pratiche del passaggio e siamo partiti in cerca di un albergo per passare la notte.
Al mattino seguente siamo ripartiti per tornare a casa. Era una fresca giornata di sole e le macchine che ci sorpassavano in autostrada ci guardavano prendendoci per pazzi. È stato il primo viaggio dei tanti che avrebbe poi fatto.
La Mehari mi è entrata nel cuore. Ho creato una pagina instagram dal nome “mehariviadallacittà” dove pubblico soltanto foto di Mehari, un po’ della mia e un po’ prese su internet. Questa estate siamo riusciti ad esaudire un altro desiderio: andare in Sardegna con lei.. Vacanza indimenticabile!
I bambini che abbiamo incontrato volevano tutti salire sulla Mehari. E a tanti adulti è venuto lo sguardo dei bambini. Questa è la storia della nostra Mehari. Come in una storia d’amore, è entrata nei nostri cuori e da lì non è se ne è più andata.
Paolo Gi
L’ho sempre desiderata anch’io fino a quando un giorno mi sono imbattuto in uno sfascia carrozze che ne aveva preso, in carico, una proprio qualche ora prima che io passassi. L’indomani doveva fare la radiazione, gli feci la proposta di acquistarla ed egli da buon affarista mi sparò la sua richiesta di 2.000.000 del vecchio conio. Capii subito che c’era poco da trattare con quell’individuo ed incoraggiato da mia moglie, accettai la sua richiesta. Chiesi se potevo provare a fare un giro nel suo piazzale. Un po’ infastidito acconsentì. È bastato un mezzo giro di chiave che la spiaggiana beige è andata in moto. Dopo qualche metro percorso, ancora più convinto, ho invitato a recarci presso un’agenzia di pratiche automobilistiche per fare il passaggio di proprietà. Da quel momento, correva l’anno 1992, la mehari è entrata nella ns famiglia e viene utilizzata prevalentemente nei mesi estivi al mare. Dimenticavo, tranne piccoli lavoretti come sostituzione della marmitta e tagliandi vari non ho mai dovuto spendere altri soldi. A distanza di 26 anni dal mio acquisto posso dire che ho acquistato proprio un gioiellino.