Un esercizio di stile, fin troppo futuristico. La Citroen Karin è un prototipo che la casa automobilistica francese ha presentato al Salone di Parigi del 1980. Il marchio del double chevron quell’anno non aveva nuovi modelli da presentare, così il designer Trevor Fiore decise di portare qualcosa di estremo. Fiore, all’anagrafe si chiamva Trevor Forst, ma decise di cambiare cognome utilizzando le origini italiane del ceppo familiare materno. Il motivo? Semplice questione di immagine: per competere nel campo del design e dello stile, dominato dagli italiani, era meglio sembrare uno di loro.
CON I FANALI DELLA CITROEN SM. La Citroen Karin, infatti, è un prototipo che doveva rappresentare il veicolo del futuro, e non era stato sutdiato per potre andare realmente su strada.
La principale particolarità di questa automobile è che ha una struttura a piramide, e in questo modo il tetto ha la superficie di un foglio A3. E vista dall’esterno, questa auto aveva le sembianze di un’astronave, anche se lo stile Citroen si ritrovava nei fanali, che derivano da quelli montati sulla SM.
CONFIGURAZIONE A TRE POSTI. Questa forma particolare lasciava spazio nell’abitacolo a tre persone. Il sedile del guidatore era montato in posizione centrale, un po’ più avanzato rispetto agli altri due.
Anche la plancia era molto futuristica, con strumentazione digitale, un monitor al centro e tanti pulsanti, anche sul volante.
A distanza di oltre trent’anni dal progetto della Citroen Karin, l’automobile si è evoluta in un altro modo, e in particoalre il marchio del double chevron, che nel tempo ha lasciato per strada le sue classiche linee. Tramontate con il modello BX, a metà degli anni ’90.