Se dovete ancora pagare il bollo auto e magari siete rimasti indietro di qualche anno, è il caso di leggere le ultime novità che sono arrivate in questo campo (oltre alla sanatoria arrivata con la soppressione di Equitalia). Infatti, il Fisco ha fatto ritornare in campo la radiazione d’ufficio, che non veniva più applicata da diversi anni.
In sostanza, quando viene radiata d’ufficio una automobile? Questa cosa succede se non si paga il bollo per almeno tre anni consecutivi.
E, al momento, sono stati individuati e radiati d’ufficio dal Pubblico Registro Automobilistico (Pra), 420.000 veicoli, pari all’1% del parco auto complessivo che circola in Italia.
La cifra, se rapportata a livello nazionale, è molto più alto, perché le auto radiate sono si riferiscono solamente a tre Regioni che hanno avviato queste procedure: Lazio, Lombardia e Puglia.
Secondo quanto emerso, l’obiettivo sarebbe quello di sistemare la mole infinita di dati sui veicoli che ci sono negli archivi, e che in molti casi si riferiscono a mezzi che non circolano oppure sono stati rottamati. Per quest’ultimo caso, si creano altri problemi, perché queste pratiche vengono gestite a livello regionale, e se un’auto viene demolita in un’altra zona d’Italia è difficile risalire alla sua “identità”.
Inoltre, nel caso di furti, lo Sta diventa quasi inutile. Dovrebbe essere il proprietario della macchina dopo aver denunciato il furto d’auto, a cancellarla. Cosa che non avviene quasi mai. Logico. In fondo, chi non spera di ritrovare la propria macchina rubata?
Per quanto riguarda le tre regioni che abbiamo citato, la misura è riferita a 92.237 veicoli nel Lazio, 120.000 in Puglia e 204.000 in Lombardia. A poco è servita l’introduzione dello Sportello telematico dell’automobilista (Sta), che avrebbe dovuto allineare i dati della motorizzazione civile e quelli del Pra.
Però, in particolare per i furbetti, c’è modo di aggirare l’unificazione delle pratiche. Il Codice della Strada (articolo 94) non prevede che durante il processo di compravendita di un’automobile l’acquirente e il venditore si rivolgano allo Sta. Solo il primo, come spiega Il Sole 24 Ore, ha il dovere di presentarsi, mentre per il secondo è sufficiente l’autenticazione della firma sull’atto di vendita. Insomma, chi compra la macchina, se non fa tutto a norma, non potrà aggiornare la carta di circolazione, ma questo potrebbe non essere poi un grande problema per qualcuno in malafede, che può circolare tranquillamente.
Risolvere il problema in maniera semplice: abolire iluaollo a fraccisai ua piccola accisa sui carburanti. Nessuna evasione, no pratiche riscossione arretrati, uno paga in base all effettivo uso dell auto, pagano anche le decine di migliaia di auto che circolano con targa straniera. Solo vantaggi x tutti