Alla fine la decisione è arrivata. La Commissione Bilancio della Camera dei deputati ha detto la sua per quanto riguarda gli emendamenti sul decreto fiscale. Quello che era stato presentato sul bollo per le auto storiche avrebbe previsto un forfettario ed equiparato le auto con un’età compresa tra i 20 e i 30 anni, alle macchine ultratrentennali.
La fumata è stata nera e l’emendamento rigettato.
C’era comunque un nodo: per godere di queste norme, l’automobile avrebbe dovuto essere certificata dall’Asi, anche se immatricolata più di 30 anni fa.
Una decisione che ha fatto storcere il naso a diverse realtà impegnate nel motorismo storico, a partire dal RIVS, che ha criticato una proposta secondo la quale ogni auto storica avrebbe dovuto rivolgersi all’Asi per ottenere le agevolazioni, anche se over 30.
Dal canto suo, l’Asi sul suo sito oggi (9 novembre) ha dichiarato di aspettare la legge di Stabilità, di aver lavorato silenziosamente e di aver allacciato rapporti con diversi parlamentari per sensibilizzarli sul tema delle auto storiche.
Cosa ne pensate e quali sarebbero le soluzioni migliori secondo voi per salvaguardare il patrimonio storico automobilistico in Italia?
Vero, la prima cosa da fare é togliere il monopolio all'Asi!!!
Intanto... gioielli come ad esempio le delta, che hanno fatto la storia dell'automobilismo italiano, se ne stanno andando all'estero!!!