Il 4 ottobre potrebbe essere il giorno che segna una svolta nella tormentata vicenda per il bollo delle auto storiche ultraventennali.
La Corte costituzionale, infatti, si deve pronunciare sul ricorso del governo contro la Regione Veneto. Da Roma è stata impugnata la legge regionale promossa dalla giunta guidata da Luca Zaia.
Il governo ha fatto ricorso contro l’iniziativa veneta rivendicando il potere legislativo in materia di tasse automobilistiche (e la Consulta gli ha già dato ragione con una sentenza nel 2016).
Gli appassionati di auto d’epoca “giovani”, però non si arrendono. Quindi è nata un’iniziativa per rinviare l’udienza, e arrivare una riforma condivisa e che soddisfi tutti gli attori in campo.
I primi firmatari di questa petizione sono il Registro Italiano Veicoli Storici, Lamborghini Club Italia e Historic Wheels Club Rovigo.
Come hanno sottolineato i club, la normativa rischierebbe di esporre l’Italia a una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea. Questo perché ci sarebbe una disparità di trattamento, visto che in regioni come Lombardia ed Emilia Romagna esistono esenzioni per le automobili di interesse storico.
Per supportare l’iniziativa a favore delle auto con più di 20 anni ma meno di 30 potete cliccare qui.
Si può risolvere il problema dei bolli auto mettendo una accise su i carburanti e togliere una volta per tutte il bollo così paghiamo tutti e il governo e certo che incassa.