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Autodromo di Monza, verso un nuovo inizio?

La pista di Monza.

Lo scorso dicembre una notizia bomba ha fatto balzare dalla sedia molti giornalisti del settore automobilistico di tutto il mondo, soprattutto del motorsport: entro il 2022, anno del suo centesimo anno di attività, l’Autodromo Nazionale di Monza beneficerà di un investimento da ben 100 milioni di Euro.
L’annuncio è stato fatto da Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club Italiano, a sua volta principale azionista della SIAS, la società che ha in gestione il circuito.
Quella di Monza è una delle tappe fondamentali del circus della Formula 1, una delle piste più importanti del mondo, se non la più importante in assoluto e dove hanno corso, e purtroppo anche lasciato la pelle, alcuni dei più grandi piloti della storia.
Questo nuovo piano di investimenti interesserebbe non solo la pista nello specifico ma anche le infrastrutture per gli spettatori.


Si sta pensando di eliminare la prima variante, nota in passato come “Variante Goodyear”, o la seconda, nota come “della Roggia”, ad un aumento del raggio della seconda variante di Lesmo e ad un allargamento della carreggiata a 12 metri al fine di rendere il tracciato più sicuro, ma anche più veloce.
Per il Tempio della Velocità ci sarebbe in programma anche la completa ristrutturazione e il riutilizzo delle mitiche sopraelevate.
I piani non trascurerebbero ovviamente le strutture per gli ospiti, in particolar modo gli spalti verrebbero completamente rinnovati, verrebbero costruiti nuovi sottopassaggi e verrebbero ristrutturati quelli già esistenti.

Fino ad oggi, pur con diverse difficoltà, la F1 è sempre passata per Monza, anche trascurando alcune sue non idoneità ai severi standard del Circus in quanto si tratta di un tracciato storico. Lo scopo di questo piano d’investimenti sarebbe infatti quello di permettere alla SIAS di strappare da Liberty Media migliori condizioni contrattuali.
Ci sarebbero solo due questioni da risolvere: la prima, mettere d’accordo fra loro i proprietari dell’Autodromo ovvero Regione Lombardia, Comune di Milano e Comune di Monza; la seconda sarebbe come e dove trovare i soldi. Su quest’ultima cosa Sticchi Damiani ha affermato alla Gazzetta dello Sport fiducioso: “In un modo o nell’altro i soldi che ci servono li troveremo”.

Non ci resta quindi che attendere l’evolversi dei fatti augurando tutto il meglio per la pista di Monza che, data la sua importanza e le sue condizioni attuali, merita sicuramente un ammodernamento e un adeguamento agli standard di domani.

Augusto Pellucchi:

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