Amaury Dubois è un artista poliedrico. Francese di Lille, nato nel 1980, ha fatto anche delle creazioni che riguardano il nostro mondo: quello delle auto d’epoca. E ha dato il via alla diffusione delle sue opere, presentandole al Salone di Parigi Retromobile.
Per inquadrare il lavoro di Bubois, possiamo certamente riconoscere qualche ispirazione dal surrealismo mescolato al cubismo, ma Amaury preferisce definire questa tecnica come “Courbimes“, che si potrebbe tradurre in curvismo. Qualcosa di diverso dalle opere di Joel Clark.
Si è dedicato anche a rappresentare le automobili con la sua arte. Come spiega l’artista, «Ognuna delle mie foto consiste in realtà di decine di immagini di dettagli assemblate tra loro in modo da formare un soggetto in generale. Mettendo in evidenza alcune peculiarità, cerco di mostrare qualcosa in più di una macchina semplice, un semplice motore… Ma l’idea che ci siamo fatti di queste vetture simboliche, quello che ci ispirano.
Il mio modo di “tagliare” le foto è una mia particolarità. Con queste forme trascrivo le energie, i movimenti che esistono in ogni cosa. Qui, queste curve mi aiutano ad esprimere il concetto di movimento, velocità».
E a giudicare dalle sue opere, questi concetti sono espressi davvero bene. Qualcosa di molto interessante anche per chi non ha l’arte come pane quotidiano. Ma tutti possono vedere come sono illustrate bene perle dell’automobilismo storico, tra cui la Ferrari 250 GTE, la Chevrolet Corvette C1, la Porsche BT6 Coupé.