Per domenica 18 dicembre, è prevista una grande sorpresa per gli appassionati del Biscione. Infatti, al Motor Village di Arese, sarà esposta la Alfa 164 ProCar, prodotta nel 1988. Si tratta di una automobile prototipo, costruita per gareggiare nel campionato Production Car, gestito dalla FIA, ma che non ha mai visto la luce per lo scarso interesse dei marchi del settore.
Questa berlina (leggi tutta la storia della Alfa Romeo 164) è dotata di un telaio Brabham e monta un motore da competizione V1035, fatto esclusivamente per essere utilizzato nel mondo delle corse.
Si tratta di un retaggio dell’esperienza in Formula 1 dell’Alfa Romeo, che una volta conclusa la parentesi, continuò a sviluppare motori ad altissime prestazioni. Ad esempio, nel 1986, la Casa automobilistica di Arese firmò un contratto con la scuderia Ligier per la fornitura di propulsori destinati alle monoposto francesi.
Una storia che si è poi interrotta con il passaggio del Biscione nell’orbita della Fiat e la decisione quasi immediata di abbandonare gli investimenti per la massima competizione motoristica, anche perché la Ligier era una concorrente della Ferrari (magari non nei risultati).
Così il motore aspirato di 3.5 litri con 10 cilindri a V trovò la sua strada nella Alfa 164 ProCar con tempi notevoli, guidata dall’ex pilota Giorgio Francia. A Balocco la berlina ha percorso i 400 metri in 9,7 secondi, e ha fatto un chilometro in 17,5 secondi. La velocità massima toccata è stata di 340 chilometri all’ora.
Insomma, questo bolide non si potrà vedere mentre sfreccia in pista, ma ammirare nel suo design e non solo. Infatti, il Museo Storico Alfa Romeo, nell’ambito di questa iniziativa ha deciso di aprire i cofani delle auto per far ammirare i motori ai visitatori.
La prima opera d’arte del Biscione, e amata da tutti gli alfisti, a partire dal Bialbero, per arrivare al Busso.