Affari Sbullonati, quando la passione è arte
La nostra missione è raccontare le auto d’epoca, la passione e l’amore per dei “pezzi di lamiera” che in realtà sono qualcosa di importante per ognuno di noi.
In modo diverso, è chiaro. Ma nella filosofia di Quartamarcia, il valore di un’automobile non lo fa il prezzo, ma la sua storia e le cose che ha da raccontare.
E se noi raccontiamo le macchine e i loro proprietari, c’è chi queste auto le riporta in vita. Per passione. Sono due ragazzoni laziali, che hanno creato un tandem perfetto: Fabio Spelta è un maestro a trovare le auto che hanno bisogno di cure per tornare all’antico splendore, David Di Rocco si sporca le mani e per lui le meccaniche non hanno segreti.
Così hanno dato vita all’associazione culturale Affari Sbullonati. Una cosa iniziata per gioco. Come ha raccontato Fabio, «per gioco ho creato la pagina Facebook divertendomi a postare giorno per giorno le foto delle nostre creazioni nel nostro garage. Dopo qualche mese, abbiamo superato i 9.000 contatti».
La risposta del pubblico, grazie a lavori fatti bene e con passione è stata immediata. E probabilmente tutti hanno capito cosa c’è sotto Affari Sbullonati.
«Sia io che David, nella vita facciamo un altro lavoro – spiega Fabio – per noi è un hobby che condividiamo come una famiglia con i nostri soci che sono parte integrante di ogni restauro. Per molti, un’auto abbandonata ed arrugginita sotto ad una pianta o nel mezzo di un campo di patate è solo un pezzo di ferro da disfarsene con fretta e gioia, dimenticandosi che quel pezzo di ferro, anni prima, è stato parte integrante di una vita, di una storia, di una famiglia».
«Io non dimenticherò mai le auto della mia famiglia – aggiunge – perché insieme a loro, ho condiviso con loro ricordi bellissimi, istantanee che resteranno sempre nel mio cuore e nella memoria fotografica della mia vita».
La missione di Affari Sbullonati è dare una seconda vita a queste auto, dapprima adorate dai loro proprietari e poi dimenticate, cancellandone ricordi e momenti.
E non finisce qui. Il sogno di Fabio è aprire un museo del Restauro, una realtà a scopo educativo, aperta alle scuole. «Fin da piccoli – spiega – i bambini devono imparare ad apprezzare la storia automobilistica, e gli oggetti del quotidiano che troppo spesso ed in maniera sbrigativa vengono gettati senza darne il giusto valore».
In Italia, probabilmente, non sono in molti a salvare le auto popolari. «Un commerciante non restaurerebbe mai una Fiat 126 o una 127, una Alfasud o una Alfa 33. Il costo del restauro sarebbe superiore a quello di vendita. Il nostro sogno nel cassetto è continuare a vedere amici e soci emozionarsi davanti a un restauro. Cuore, passione e condivisione, sono le nostre vitamine».
Grandi ragazzi…buon lavoro. Come dice Frank Leone (Sylvester Stallone in “sorvegliato speciale”) prima di restaurare una magnifica Ford Mustang I serie ’64…”nessuno è morto finché non è sepolto!”.
E quindi daje, ridate vita a questi capolavori di ingegneria meccanica. Le persone come voi rendono migliore questo mondo 😉
E quanto prima vi porterò anche il mio adoraro maggiolino!