Enzo Ferrari racconta il Cavallino Rampante
Se arriverete alla fine dell’articolo (breve) e avrete una mezz’oretta da spendere, vi assicuriamo che non è buttata. In questa rara intervista a Enzo Ferrari, il Drake racconta la sua azienda (qui la storia di come è nato il logo del Cavallino Rampante), e quindi un pezzo importante della sua vita.
Il documento risale agli anni ’80, e il capitano della Scuderia di Maranello, con i caratteristici occhiali da sole, parla delle corse, del suo rapporto con l’automobilismo e le automobili, degli ultimi modelli usciti in quel periodo: la 288 GTO e la Testarossa.
Ferrari racconta di come non abbia avuto la possibilità di studiare, ma di aver avuto intorno sempre persone molto colte, capaci e pervase dal desiderio di avere successo. Parla della sua filosofia dell’automobile, che lui tratta come un «un figlio», della tecnica e del talento in Formula 1. Già allora diceva che la tecnologia stava iniziando a prendere il sopravvento sulle capacità del pilota.
Il Drake come ricordo più grande cita la prima vittoria in assoluto, ma sottolinea anche questa perla: «La vittoria più importante per me è quella che devo ancora conseguire».
Parole da prendere a esempio, da uno degli uomini d’industria più grandi d’Italia, a modo suo molto simile e allo stesso tempo diverso dall’altro capitano, Ferruccio Lamborghini (qui la sua storia).