Come è nato il Cavallino Rampante Ferrari?
Oggi è uno dei marchi più famosi del mondo, anzi, è il brand più forte di tutto il pianeta. Sì, stiamo parlando di un mito dell’industria automobilistica e non solo: il Cavallino Rampante Ferrari.
Abbiamo incontrato Emilio Candiani, della storica azienda di incisori OMEA, con sede a Milano. Il suo laboratorio si è occupato di creare il Cavallino, seguendo alla lettera le indicazioni di Enzo Ferrari.
Come ci ha raccontato durante l’intervista che abbiamo realizzato durante Auto e Moto d’Epoca a Padova, il Drake era iscritto al club Baracca, dedicato al più grande pilota italiano, che è rimasto nella storia dell’aviazione.
Baracca aveva come simbolo un cavallo rampante sulla fusoliera del suo aereo, e così Enzo prese spunto, ispirandosi chiaramente a quel logo per creare il suo.
Voleva solo dei dettagli precisi: la coda all’insù perché doveva prendere il volo, che non guardasse a destra ma a sinistra, e non lo voleva con un contorno rettangolare, in modo che non assomigliasse allo stemma della Bugatti.
Quando decise di fare il suo simbolo, Enzo Ferrari disse : «Lo faccia che voli». E come ha sottolineato lo stesso Candiani, che ha avuto il piacere di conoscere di persona il grande imprenditore italiano, l’azienda di Maranello il volo l’ha preso davvero e oggi in ogni angolo del mondo si sa che cosa è e cosa rappresenta il Cavallino Rampante.
Il Cavallino rampante Ferrari lo voleva che guardasse a sinistra per non esdre uguale al Cavallino rampante del Piemonte cavalleria reale (2°)in cui Francesco Baracca era capitano e che porto come effige sulla sua fusoliera quale riconoscimento al suo reparto di origine. Oggi il Piemonte Cavalleria di stanza a Villa Opicina (TS) caserma Guido Brunner e fa parte della brigata alpina julia. il suo stemma che si trova all’ingresso della caserma è il Cavallino rampante (a destra) con sotto scritto “Venustus et audax” (Bello e audace) motto dei dragoni di
Piemonte reale cavalleria (Colori reggimentali Rosso bordato di nero)
c’e anche un altra versione della storia…
se fosse in onore di Nicola Romeo quel ingegnere Napolitano? (fondatore della Alfa Romeo)
Enzo in onore del suo amico e fondatore della Alfa Romeo che non poteva mettere quel simbolo sulla sua vettura ma dovette scegliere quella della citta di Milano…
Non dico che sia vero ma vale considerarlo
tanti saluti